Coronavirus, Coldiretti Verona: “Persi 20 milioni di euro al mese nel veronese, 50 nel Veneto”
Riferimento all’azzeramento dei clienti negli agriturismi
Coronavirus, Coldiretti Verona fa la conta dei danni.
Coronavirus, Coldiretti Verona: “Persi 20 milioni di euro al mese nel veronese, 50 nel Veneto”
Ammontano a 20 milioni di euro al mese le perdite fino ad oggi calcolate per il comparto agricolo veronese, che arrivano a 50 milioni a livello regionale, secondo le prime valutazioni dei danni causati dal Coronavirus. E’ quanto rileva Coldiretti Verona data la presenza di Coldiretti Veneto al Tavolo Verde convocato a Mestre a cui hanno partecipato Daniele Salvagno e Tino Arosio rispettivamente presidente e direttore regionali che hanno comunicato la grave situazione del settore agricolo all’Assessore regionale all’agricoltura Giuseppe Pan. I numeri fanno riferimento all’azzeramento della clientela negli agriturismi, cosi come registrato per le altre strutture ricettive, e alla mancata fornitura di prodotti del territorio per la ristorazione, soggiorni, pernottamenti, campeggi e tutto quanto inerente all’indotto turistico del Veneto che conta più di 60milioni di presenze annuali. Gravi danni, per cui ancora non si può stimare l’entità, riguardano le esportazioni di prodotti agroalimentari veronesi all’estero.
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Si prevede un azzeramento della clientela
Nello scorso fine settimana, gli agriturismi iscritti a Terranostra Verona, associazione di Coldiretti per l’agriturismo, hanno registrato un – 40% di presenze laddove per il prossimo week end si prevede quasi un azzeramento di clientela. In controtendenza le aziende agricole presenti ai mercati a km zero di Campagna Amica Verona che nel fine settimana hanno registrato un aumento delle presenze e delle vendite stimabile attorno al 10/15%. Per superare l’impasse legato alla carenza di manodopera straniera nei campi, richiamata nei Paesi d’origine per la psicosi, in piena stagione di raccolta avviata, Coldiretti ha chiesto di ripristinare forme semplificate di voucher lavorativi per l’impiego di pensionati, studenti e inoccupati. Per riprendere le attività servono misure che ridiano fiducia nei consumatori e tra i turisti. Coldiretti ha attivato attraverso i social #lacampagnanonsiferma animando con post e video interpretati dagli stessi agricoltori Facebook, instagram, twitter per sostenere il Made in Italy e combattere il proliferare di false informazioni.