Emergenza Coronavirus

Conte in conferenza stampa a sorpresa: "Tutta l’Italia diventa zona protetta"

La decisione di Conte di non dividere più l'Italia in zone

Conte in conferenza stampa a sorpresa: "Tutta l’Italia diventa zona protetta"
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Conte ha indetto una conferenza last minute per fornire ulteriori aggiornamenti.

Conte in conferenza stampa a sorpresa: "Tutta l’Italia diventa zona protetta"

Il premier Giuseppe Conte nella serata di oggi, lunedì 9 marzo 2020, ha convocato una conferenza stampa a Palazzo Chigi per fornire degli aggiornamenti sulle misure di contenimento del Coronavirus. Possiamo dire che il premier ha divulgato una notizia del tutto clamorosa e del tutto inattesa: non ci sono più “zone rosse” e “zone arancioni”, tutta l’Italia diventa indistintamente “zona protetta”. In questo caso, le norme del Decreto Coronavirus approvato nella notte fra sabato e domenica diventano operative per tutto il resto del Paese, non solo per la Lombardia e le 14 province inizialmente coinvolte. Il provvedimento sarà in vigore a partire da domani mattina, martedì 10 marzo 2020.

Conte in conferenza stampa

"Vi comunico che abbiamo adottato una nuova decisione come Governo: siamo ben consapevoli di quanto sia difficile cambiare le nostre abitudini, io stesso lo sto sperimentando sulla mia pelle.

Capisco le famiglie e i giovani che nel tempo libero escono… Sono abitudini che ragionevolmente con il tempo potranno essere adattate alle nuove esigenze. Ma purtroppo tempo non ne abbiamo.

Stiamo avendo una crescita importante dei contagi, sia a livello di persone ricoverate in terapia intensiva che di deceduti. Ai loro cari va tutta la vicinanza del Governo.

Le nostre abitudini vanno cambiate oradobbiamo tutti rinunciare a qualcosa per il bene dell’Italia, dei nostri cari, dei nostri genitori, dei nostri nonni. Tutti dobbiamo collaborare e adattarci a norme più stringenti.

Tutelare la salute dei cittadini diventa obiettivo primario.

“Io resto a casa, così possiamo chiamare questo provvedimento”.

Niente più zona rossa, niente più zona 1 e 2, solo l’Italia tutta “zona protetta”.

Bisogna evitare spostamenti in tutta la Penisola a meno che no siano motivati, per comprovate ragioni di lavoro, per casi di necessità o motivi di salute.

Divieto di assembramento all’aperto o in locali aperti al pubblico.

Non è facile, ne sono pienamente consapevole, ma sono costretto a intervenire in modo deciso per proteggere tutti noi e soprattutto i più vulnerabili.

Tutti abbiamo una grande responsabilità. Spiace dirlo, ma anche i tifosi del campionato di calcio devono prendere atto che bisogna fermarsi".

Trasporti e spostamenti

Insomma le restrizioni sperimentate da lombardi e parte dei cittadini di Veneto, Emilia, Piemonte e Marche ora valgono per tutti. Ci si potrà spostare, solo motivatamente, e varrà il medesimo meccanismo dell’autocertificazione.

Il decreto entrerà in vigore domani. Per spostarsi sarà necessario “auto-certificare la ragione per cui ci si sposta”. In caso di false autocertificazioni, si commette un doppio reato: la violazione delle prescrizioni e la falsa attestazione.

Non è prevista al momento la limitazione dei trasporti pubblici, poiché il sistema dovrebbe permettere – nei limiti del possibile – la prosecuzione delle attività economiche.

Scuole chiuse in tutta Italia

Come già in Lombardia e in 14 province del nord, in tutta Italia le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse, al momento fino al termine previsto dal decreto.

Manifestazioni sportive: fermo il calcio.

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