Caso Coronavirus Legnago, Brahma: "Basta notizie false, l'azienda non è in quarantena"
La richiesta dell'azienda nel non divulgare notizie infondate
Caso Coronavirus Legnago, numerosi i post e commenti su Facebook che attribuiscono la chiusura dell'azienda al test positivo.
Caso Coronavirus Legnago, Brahma: "Basta notizie false, l'azienda non è in quarantena"
Nella giornata di ieri, lunedì 9 marzo 2020, il sindaco di Legnago, Graziano Lorenzetti aveva reso noto che, all'interno del proprio Comune era risultata positiva al test del Coronavirus una persona residente. Da lì a poco sono iniziati i numersoi post e commenti sui social network con le numerose supposizioni di chi poteva essere la possibile persona. Alcuni dicevano che poteva essere un dipendente comunale dato che sembrava che il municipio sarebbe stato chiuso nella giornata di oggi, martedì 10 marzo 2020, notizia infondata. Altri ancora invece hanno reso noto che l'azienda Brahma veniva messa in quarantena perché un dirigente era il cittadino risultato positivo al test a Legnago, post che ha fatto il giro del web gettando un po' di allarmismo.
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L'annuncio ufficiale di Brahma
L'azienda Brahma, vedendo il post sui social, ha deciso di porre fine alla fake nwes postando un annuncio sulla propria pagina ufficiale:
"Un nostro dipendente, non residente a Legnago, assente dall'azienda dal 28 febbraio 2020, dopo aver fatto il tampone, nella giornata di ieri 9 marzo 2020 è risultato positivo al Coronavirus. L'azienda Brahma ha deciso di chiudere da oggi 10 marzo fino a venerdi 13 marzo in via precauzionale al fine di rispettare i 14 giorni dall'ultimo contatto col personale aziendale. Dal prossimo lunedi 16 marzo 2020 torneremo operativi al 100%. Ovviamente, quindi, il caso di Coronavirus di cui fa riferimento il sindaco di Legnago verificatosi nella stessa data del 9 marzo non è relativo al nostro dipendente e, l'azienda non e' in quarantena. Invitiamo chicchessia pertanto a non divulgare notizie false o improprie, in caso contrario ci riserviamo di adire le vie legali per tutelare la nostra immagine aziendale dal discredito arrecato da queste 'fake news' . Grazie."