Esplosione Veronetta: si pensa al dolo. L’uomo aveva ricevuto l’avviso di decadenza dell’appartamento
Quattro appartamenti sono risultati inagibili, il Comune ha trovato già una sistemazione per le famiglie.

Nessuna ipotesi esclusa, si pensa a un gesto doloso.
Indagini in corso
Le cause che hanno portato alla forte esplosione di questa mattina in Via San Giovanni in Valle nel quartiere di Veronetta a Verona, sono in corso di accertamento. Non si esclude però che alla base di tutto ci sia un gesto doloso, tant’è che secondo quanto affermato da alcuni residenti, almeno un’ora prima dell'esp0losione si poteva avvertire un forte odore di gas nell’aria.
Sostegno alle famiglie con casa inagibile
E’ il sindaco di Verona, Federico Sboarina, a fare il punto della situazione sulla forte esplosione di Veronetta:
“Erano circa le 8 della mattina quando c’è stata questa esplosione e successivo incendio. Per fortuna i soccorsi sono intervenuti immediatamente, una pattuglia era in servizio per le scuole a poca distanza e sono arrivati immediatamente i Vigili del Fuoco e gli operatori del 118. Mi sono recato sul posto dopo aver ricevuto la telefonata del Comandante Altamura. Ora la situazione si è normalizzata ma stamattina avevo chiesto ai cittadini di evitare di passare in Via Giardino Giusti e Piazza Isolo per permettere ai mezzi di soccorso di muoversi”
La forte esplosione ha comportato due feriti e Sboarina spiega:
“Al piano terra si è verificata l’esplosione che ha determinato 2 feriti, uno grave che è colui che stava nell’appartamento Agec, che ha riportato ustioni abbastanza gravi su una parte del corpo. Credo sia giusto rendere noto che questo uomo è una persona con problemi psichiatrici. L’altro ferito non è grave mentre ci sono altre persone lievemente medicate. Questo incendio, le cui cause sono in corso di accertamento, ha determinato l’inagibilità di 4 appartamenti, ci sono 4 nuclei famigliari senza casa. Abbiamo subito individuato subito una collocazione alternativa per queste persone inoltre, dato che è stata chiusa l’erogazione del gas, abbiamo già concordato la consegna dei pasti a domicilio”.

Era seguito da un amministratore di sostegno
L’assessore con delega ai Servizi Sociali, Daniela Maellare ha aggiunto:
“Voglio ribadire che il signore non era in carico al Comune, non avevamo servizi attivi dal 2016 nei suoi confronti. Lo stesso è in carico a servizi specialistici che provvedono ad erogare l’assistenza domiciliare e somministrano terapie ogni 15 giorni, ha un avvocato e l’amministratore di sostegno. C’è un grande fascicolo dove ci sono tutti i dati, le denunce degli altri condomini e altro materiale. E' noto che tra lui e gli altri condomini ci sono stati molti attriti tant’è che negli ultimi anni avevamo chiesto, assieme ad Agec, la mediazione per convincerlo a cambiare alloggio ma non era andata a buon fine. I servizi lo monitoravano da tempo. L’altra sera aveva ricevuto da Agec l’avviso di decadenza. E’ noto che da parte sua c’era una morosità e c’era incompatibilità ambientale come da segnalazione dei vicini”.
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