Tenta la fuga dopo aver rubato scarpe ed indumenti a Castelnuovo del Garda
Non curante degli inviti a fermarsi rivoltigli dal direttore, tentava comunque di allontanarsi ingaggiando peraltro una colluttazione con quest’ultimo che riusciva, tuttavia, ad immobilizzarlo.
Nel pomeriggio di ieri, mercoledì 2 dicembre 2020, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Peschiera del Garda hanno tratto in arresto D.P.L., un incensurato rumeno di anni 43, resosi responsabile di minaccia e tentato furto aggravato ai danni di un negozio di abbigliamento di Castelnuovo del Garda.
La segnalazione
In particolare, i militari dell’Arma, allertati dalla Centrale Operativa del tentativo di furto, si portavano immediatamente presso l’esercizio commerciale dove il direttore dello stesso, che li attendeva nelle immediate vicinanze, indicava loro un individuo che si stava dando alla fuga a piedi nei vicini campi. Avendo intuito che si trattava del soggetto segnalato dalla Centrale Operativa come autore del tentato furto, i militari si ponevano immediatamente al suo inseguimento riuscendo a raggiungerlo e scovarlo nella boscaglia dove si era nascosto.
Tornati al negozio con il fuggitivo, il direttore riferiva ai militari quanto era accaduto spiegando che qualche minuto prima questi era entrato nell’esercizio facendosi immediatamente notare in quanto era in ciabatte. Senza perderlo mai di vista, il direttore aveva modo di osservare come lo stesso aveva prelevato dagli scaffali un paio di scarpe nere e, dopo averle calzate, proseguiva il giro all’interno del negozio. Poco dopo, non soddisfatto delle scarpe che aveva messo ai piedi, le sostituiva prelevandone un altro paio, questa volta di colore blue. Poi sceglieva una felpa che andava a provare nei camerini dove il direttore, avvicinatosi nei pressi poiché aveva intuito le intenzioni del soggetto, udiva nettamente il rumore della rottura dell’antitaccheggio applicato all’indumento. A quel punto l’uomo, con la felpa indossata e le scarpe che aveva poc’anzi calato, si dirigeva verso l’uscita dove, nel tentativo di superarla, faceva comunque scattare l’allarme della barriera antitaccheggio.
La collutazione
Questi, non curante degli inviti a fermarsi rivoltigli dal direttore, tentava comunque di allontanarsi ingaggiando peraltro una colluttazione con quest’ultimo che riusciva, tuttavia, ad immobilizzarlo. L’uomo, probabilmente per convincere il direttore a lasciarlo andare, si toglieva di dosso quanto aveva sottratto dal negozio per poi darsi alla fuga nel momento in cui scorgeva l’auto dei Carabinieri che sopraggiungeva nell'immediatezza.
D.P.L., nel momento in cui veniva condotto nell’auto di servizio dei Carabinieri, senza alcun timore, minacciava il direttore del negozio dicendogli che l’indomani lo avrebbe ammazzato.
Il Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Verona, informato dei fatti, disponeva che l’arrestato venisse condotto in udienza nella mattinata odierna per essere giudicato con il rito direttissimo nel corso del quale D.P.L. ammetteva quanto contestatogli patteggiando una pena sospesa di 9 mesi di reclusione e 300 euro di multa, venendo quindi rimesso in libertà.
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