Verona

Forum Economico Euroasiatico, Fallico: "Vaccino russo anti Covid entro novembre"

Fallico: "Non possiamo sconfiggere la pandemia sanitaria rischiando la pandemia economica".

Forum Economico Euroasiatico, Fallico: "Vaccino russo anti Covid entro novembre"
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Serve reagire.

Invito alla cooperazione

E' stato un invito alla cooperazione internazionale l’intervento di presentazione del XIII Forum Economico Euroasiatico di Verona di Antonio Fallico, Presidente di Banca Intesa Russia e dell’Associazione Conoscere Eurasia. Il professore ha ringraziato tutti coloro che, a diverso titolo, hanno reso possibile “il miracolo” di ritrovarsi alla manifestazione, nonostante la recrudescenza della pandemia. Fallico ha denunciato:

“L’arrogante ignoranza dei negazionisti totali o parziali e l’irresponsabilità di coloro che non rispettano le misure imposte dalle autorità. Ma non dobbiamo essere preda del panico. Occorre reagire con lucido realismo e buonsenso il virus deve essere controllato e debellato”.

Il vaccino dalla Russia

Il professore ha ricordato che il vaccino anti-Covid Sputnik V, registrato l’11 agosto 2020 al Ministero della Salute, potrebbe essere disponibile al pubblico in Russia e in altri Paesi tra fine ottobre e inizio novembre. Un secondo vaccino russo denominato EpiVacCorona, registrato il 14 ottobre 2020, è stato messo in produzione per 60 mila dosi e un terzo vaccino è in fase di sviluppo. Fallico ha affermato:

“Non possiamo sconfiggere la pandemia sanitaria rischiando la pandemia economica. Le attività scolastiche, culturali, imprenditoriali ed economiche non possono essere inibite se non vogliamo provocare una catastrofe sociale globale”.

La crisi finanziaria ed economica

Sulla pandemia, il Presidente di Banca Intesa Russia e dell’Associazione Conoscere Eurasia, ha spiegato:

“È legata all’interferenza umana sull’integrità dell’habitat ed è amplificata dal modo di vivere e spostarsi dell’uomo contemporaneo. La crisi finanziaria ed economica strutturale internazionale che ne è derivata si dimostra più devastante delle due grandi crisi precedenti, del 1929 e del 2008 e riguarda tutte le economie del mondo e tutti i settori ed evolve in tempi brevissimi. Non è più praticabile uno sviluppo economico senza ripensare radicalmente al modo in cui produciamo e consumiamo. La ricostruzione economica sarà l’occasione per realizzare trasformazioni che sembravano ieri inconcepibili, l’unione e l’impegno dei Paesi che permisero di sconfiggere il nazifascismo, in grado, insieme, di dare grande vigore al business e allo sviluppo economico sociale dimensionandolo alla centralità dell’uomo".

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