Capodanno 2024: a Verona divieto di botti e fuochi d'artificio fino al 7 gennaio
Le ordinanze sono atte a tutelare i più fragili: bambini, anziani, cardiopatici, persone con problemi di autismo, nonché gli animali
Un Capodanno senza botti né fuochi d'artificio a Verona, dove sono arrivati diversi divieti al fine di salvaguardare le persone più fragili, gli animali e l'ambiente.
Capodanno 2024 senza botti e fuochi d'artificio a Verona
Sarà un Capodanno "silenzioso" quello del 2024 a Verona, dove il Comune ha lanciato una campagna di sensibilizzazione "Botti? Verona dice: no grazie!".
Un provvedimento che è invoglia i cittadini a rispettare le sensibilità e fragilità di tutti festeggiando la fine del 2023 senza ricorrere all’uso di materiale pirotecnico, che ogni anni provoca danni su bambini, persone fragili e su moltissimi animali.
Un'iniziativa fortemente voluta dal consigliere comunale con delega alla Tutela e Benessere degli animali e promotore della campagna Giuseppe Rea, insieme al presidente dell’ENPA Romano Giovannoni e al vice comandante Guardie Zoofile OIPA Verona Federico Zanini.
Il divieto non è, tuttavia, una novità: a Verona già da anni è proibito l'uso di materiale pirotecnico nei pressi di persone o animali, soprattutto vicino luoghi sensibili come ospedali, case di riposo e aree faunistiche.
Salvaguardare le categorie più fragili
L'obiettivo del divieto è di garantire, nel momento dell’anno in cui questa usanza viene fortemente sentita, la salvaguardia delle categorie più fragili.
Tra questi, sottolineano molti sindaci, bambini, anziani, cardiopatici e persone con problemi di autismo, sulle quali rumori forti e improvvisi potrebbero avere gravi conseguenze.
La pratica, considerata molti ormai "arcaica", è vietata sul territorio comunale dal 2018 ed è normata da un preciso articolo del Regolamento di Polizia locale, il 30 bis, che prevede sanzioni pari a 200 euro per chi non lo rispetta.
L'ordinanza è stata estesa fino al 7 gennaio 2024, con la speranza di cambiare questa consuetudine del passato e iniziare un cambiamento culturale sul tema dei botti.
I rischi anche per gli animali
Si moltiplicano anche i richiami delle associazioni animaliste e del Comune di Verona, che invitano a rispettare la sensibilità di animali domestici e della fauna selvatica.
Spesso, rumori così forti provocano nei nostri amici a 4 zampe dei veri e propri traumi, spingendoli addirittura alla fuga e rischiando di essere investiti.
Una catena di pericoli, che potrebbero causare ripercussioni anche a chi in quel momento si trova alla guida della macchina.
In un’Italia che conta almeno un animale domestico in quasi una famiglia su due (dati Assalco), il Veneto è la seconda regione per bestiole microchippate (1.541.529 nel 2022, dati dell’Anagrafe gestita dal Ministero della Salute).
Occhio alle ordinanze, quindi, eppure ci sono negozi in tutta la provincia in cui comprare i "botti"...