Verona

Giocatori accusati di stupro di gruppo, Virtus Verona: "Vicenda privata, fiducia nella magistratura"

La società ha sottolineato che si tratta di una vicenda di natura privata, avvenuta al di fuori del contesto sportivo.

Giocatori accusati di stupro di gruppo, Virtus Verona: "Vicenda privata, fiducia nella magistratura"
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Si torna a parlare dei cinque giovani calciatori accusati di stupro di gruppo ai danni di una studentessa universitaria di 20 anni. E’ emerso che gli stessi fanno parte della Virtus Verona, società che ha deciso di chiarire la sua posizione in merito.

Giocatori accusati di stupro di gruppo

Si erano ritrovati tutti insieme per festeggiare alla sera dopo la partita disputata in trasferta nel pomeriggio. Cinque giovani calciatori della Virtus Verona e una ragazza di 20 anni avrebbero partecipato a un “gioco alcolico” che sarebbe finito in uno stupro di gruppo. Impossibile non notare le analogie mediate con la vicenda che ha visto protagonista il figlio di Beppe Grillo, il 19enne Ciro, che è indagato per violenza sessuale di gruppo assieme ad altri tre amici.

Si tratta di una vicenda di natura privata

Numerose sono le persone che si sono dette indignate dopo aver scoperto che, i cinque giovani calciatori fanno parte della Virtus Verona e la stessa società ha diramato una nota ufficiale dove spiega:

"La Società Virtusvecomp Verona vanta una storia centenaria fatta di calcio ma soprattutto di solidarietà, impegno sociale e massimo rispetto nei confronti di tutti. Da tanti anni concentra la propria attività tra sport ed inclusione ed ha sempre avuto, tra i suoi valori fondanti, proprio il rispetto verso l'altro chiunque esso sia: uomo, donna, bianco, nero, ricco, povero. Il nostro modo di vivere l'inclusione ha a che fare con la quotidianità; con la volontà di prenderci cura degli altri, fermamente convinti che tutti abbiano diritto ad essere aiutati e rispettati. Crediamo che le uniche cose che contano davvero siano umanità, sensibilità ed onestà. Negli ultimi quarant'anni la Virtus Verona, oltre a scalare le vette delle classifiche, si è occupata di zingari, di tossicodipendenti, di carcerati e di rifugiati. La cura ed il rispetto dell'altro, ancor prima di essere un dovere morale, sono parte del nostro Dna".

Riguardo la vicenda ha ribadito:

"In merito a quanto riportato dagli organi di stampa, la Società Virtusvecomp Verona intende volontariamente limitarsi a sottolineare come trattasi di una vicenda di natura privata, avvenuta al di fuori del contesto sportivo e per la quale la giustizia sta facendo il suo corso. La Virtusvecomp Verona, una volta venutane a conoscenza, ha mostrato da subito sensibilità ed attenzione limitandosi contestualmente a quanto strettamente di competenza, riponendo massima fiducia nella magistratura ritenuta l'unica in grado di giudicare".

Tutelare la propria immagine

La nota stampa termina spiegando:

"Al fine di non alimentare morbosità e chiacchiericcio nel rispetto delle persone coinvolte e delle rispettive famiglie, la Virtusvecomp Verona rende noto che, a proposito della stessa vicenda, non rilascerà ulteriori dichiarazioni, né attraverso comunicati stampa né attraverso interviste. Contestualmente sono stati già attivati gli organi legali di fiducia al fine di vedere tutelata la propria immagine di Società modello, riconosciuta tale a livello locale, nazionale ed internazionale".

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