Altra lite Di Maio Sboarina, questa volta sul 25 Aprile

Tra i due scoppia nuovamente una polemica, con radici sempre nel Congresso mondiale delle Famiglie.

Altra lite Di Maio Sboarina, questa volta sul 25 Aprile
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Altra lite Di Maio Sboarina, questa volta sul 25 Aprile. Tra i due scoppia nuovamente una polemica, con radici sempre nel Congresso mondiale delle Famiglie.

Altra lite Di Maio Sboarina, questa volta sul 25 Aprile

Dopo le polemiche nei giorni del Congresso mondiale delle Famiglie che si è tenuto a Verona a fine marzo, dopo le quali il sindaco di Verona, Federico Sboarina, aveva chiesto al vicepremier e ministro del Lavoro Luigi Di Maio di non presentarsi in città per il Vinitaly, tra i due scoppia nuovamente una polemica, con radici sempre nel Congresso.

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L'attacco di Di Maio

"Leggo che qualcuno oggi arriva persino a negare il 25 aprile, il giorno della Liberazione. Lo trovo grave. Non è alzando le spalle e sbuffando che questo Paese cresce. E poi è curioso che coloro che oggi negano il 25 aprile siano gli stessi che però hanno aderito al congresso di Verona, passeggiando mano per la mano con gli antiabortisti", scrive in un post su Facebook il vicepremier pentastellato.

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La replica di Sboarina

"Di Maio è recidivo. Perché nella sua infinita campagna elettorale deve sempre tirare in ballo Verona? Festeggi il 25 aprile come vuole, ma senza usare ancora una volta metafore bugiarde. Cosa centra il Congresso della famiglie con la festa del 25 aprile? Mi spiace che la nostra città sia diventata la sua ossessione, quindi per il suo equilibrio e la sua serenità sarebbe meglio che cominciasse a pensare ad altro. Non si preoccupi più di noi, a Verona conosciamo bene l'importanza dei simboli nazionali, i valori fondanti della patria e l'identità della nostra nazione. Il vicepremier, invece, con le sue dichiarazioni non fa altro che gettare benzina sul fuoco. A 74 anni dalla fine della guerra non è questa la pacificazione nazionale di cui il Paese ha bisogno" ha detto in una nota il sindaco di Verona.