Aziende, Zaia: "Si può pensare ad una riapertura a macchia di leopardo"
E' stato chiesto al presidente Zaia di spiegare come e quando le aziende venete potranno riaprire

Ulteriori aggiornamenti per le aziende venete da parte di Luca Zaia.
Aziende disponibili a testare nuovi modelli anti contagio
Molte categorie spingono per tornare al lavoro, già da martedì 14 aprile. In realtà, secondo il presidente, la riapertura dovrebbe procedere come la chiusura: se il principio è aspettare che l’ultimo dei contagiati diventi negativo, vuol dire che i primi che sono andati in isolamento hanno fatto più periodi di quarantena. Bisogna quindi riaprire a partire di primi che hanno chiuso. Aprire il 3 maggio 2020, come detto dal Governo, non ha senso se non si liberalizzano le mascherine: bisogna prima ritirare l’ordinanza che limita le forniture di sistemi di protezione, così da poter mettere in sicurezza i lavoratori. Electrolux, ad esempio, è una delle aziende favorevoli a testare le nuove normative di sicurezza per i dipendenti. Ad oggi, però, il Governo è l’unico che può attuare un piano: la Regione può soltanto dare dei suggerimenti.
I finanziamenti alle aziende
Fondamentale per le imprese che arrivino finanziamenti seri. Bisogna controllare coloro che richiedono i contributi, in modo che non sia un “assalto alla diligenza” ma che ci proceda in maniera onesta. In questo modo, si potrebbe avere una caduta (si prevede del -16%) per poi risalire direttamente. Il settore moda, ad esempio, se non riesce a partire perderà la collezione autunnale e paradossalmente il nostro competitor diretto è proprio la Cina. Il lockdown, in Veneto, non c’è più: per questo, si può pensare ad una riapertura “a macchia di leopardo” che tutti sperano avvenga il prima possibile.
LEGGI ANCHE: Carabinieri intervengono per l’assembramento nel supermercato, la cassiera li insulta
LEGGI ANCHE: Cittadino tedesco positivo al Covid-19 lascia l’ospedale per prendere il treno e tornare in Germania