Controllo antidoping, Silvia Bortot squalificata per due anni
Il match incriminato si era svolto al PalaFerroli di San Bonifacio
Controllo antidoping, A rendere noto il provvedimento preso nei suoi confronti un comunicato di NadoItalia.
Controllo antidoping, Silvia Bortot squalificata per due anni
E' stata squalificata per due anni, a partire dal 3 dicembre scorso, per essere risultata positiva a un controllo antidoping che è stato effettuato dopo il match dello scorso 26 ottobre (Europeo superleggeri) vinto ai punti contro la belga Djemilla Gontaruk. Si tratta di un vero e proprio brutto colpo per la pugile Silvia Bortot, 34enne di Motta di Livenza. A rendere noto il provvedimento preso nei suoi confronti un comunicato di NadoItalia, l’organizzazione nazionale antidoping.
Il match al PalaFerroli di San Bonifacio
L’incontro incriminato si era svolto sul ring del PalaFerroli di San Bonifacio, nel veronese. Il risultato del match della Bortot è stato dichiarato nullo, motivo per cui l’atleta trevigiana perde il titolo continentale. Pare che la sostanza cui la Bortot è risultata positiva sia l’Igenamina, prescritta solitamente per l’asma branchiale. Un sostanza inclusa nella lista Wada delle sostanze proibite dal 2017, che tuttavia può risultare presente anche in alcuni integratori alimentari.
Il comunicato della NaDo
“La Seconda Sezione del TNA, in accoglimento della richiesta della Procura Nazionale Antidoping, dichiara sussistente la violazione dell’art. 2.1 CSA contestata alla sig.ra Silvia Bortot (tesserata FPI) e, ai sensi dell’art. 4.2.2 CSA, infligge alla medesima la squalifica di due anni decorrenti dal 3 dicembre 2019 e scadenza il 2 dicembre 2021;
• annulla il risultato conseguito dalla sig.ra Bortot alla competizione del 26 ottobre 2019 (campionato europeo di categoria super leggeri); nulla per le spese del procedimento”.
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