Covid, Zaia: “Riapertura scuole? Meglio dopo l’Epifania” | +3980 positivi | Dati 26 novembre 2020
In queste ore inoltre i direttori generali stanno lanciando un appello a personale sanitario e infermieri per dare una mano nelle case di riposo.
Punto stampa quotidiano da Marghera: al centro i temi della scuola e delle case di riposo in sofferenza.
Bollettino aggiornato
Tamponi oltre 59mila effettuati nelle ultime 24 ore (tra molecolari e rapidi), 1.250 persone uscite dall’isolamento, positivi +3.980, ricoverati 2579 (+50), terapie intensive 323 (-1), morti +72, dimessi 120.
“Anche ieri abbiamo avuto notizie di assembramenti per il black friday, che è il ‘venerdì nero’ ma dura 15 giorni – ha stigmatizzato Zaia – Dati ci dicono che pian piano si continua a crescere, abbiamo quasi 3mila persone in ospedale”.
I direttori generali, ha poi aggiunto il Governatore, “stanno scrivendo in queste ore un appello a tutto il personale infermieristico per prestare servizio nelle case di riposo, che sono in estrema sofferenza. Ovviamente in orario extra e per 35 euro all’ora”.
Terapie intensiva: i numeri
Poi Zaia ha fatto una ricognizione sulle terapie intensive in Veneto dall’inizio della pandemia, per rispondere alle critiche di “terapie intensive fantasma” nella Regione.
“Il 21 febbraio avevamo 494 terapie intensive, poi con una prima delibera siamo saliti a 825 posti e infine siamo arrivato a 877, che era il target minimo fissato dalla legge per il Veneto. Ma noi le abbiamo portate a mille per essere più sicuri (con 111 nei Covid Hospital)”
Capitolo scuola e impianti sciistici
Infine l’annuncio su Maurizio Gasparin, nominato nuovo direttore generale della Regione e un ritorno sulla questione della diatriba tra possibile riapertura degli impianti sciistici e contestuale chiusura delle scuole.
“Sulla scuola penso sia rischioso aprire per richiudere subito dopo, sono pochi giorni – ha detto il presidente – A questo punto meglio concentrarsi sul dopo Epifania. Io sono sempre per la didattica in presenza ma non deve diventare un ‘totem’ strumentalizzato politicamente”.
Vaccini, la parola all’assessore Lanzarin
Ha preso poi la parola l’assessore Lanzarin sulla questione del vaccino anti Covid, comunicando i dati inviati dalla Regione al commissario Arcuri:
“Ci erano stati chiesti i numeri su personale sanitario, sul sistema della case di riposo (operatori e ospiti) e noi abbiamo inviato anche il resto del socio sanitario (strutture per minori, disabili ad esempio). In totale la cifra che abbiamo inviato è 171.003 (prima e seconda dose del vaccino) per le prime categorie più esposte”.
LEGGI ANCHE:
Sboarina: "Riapre il mercato in Piazza Erbe. Obbligo mascherina seduti al ristorante e bar"
Il centro storico di Verona perde il suo "Conte", addio al clochard Sandro