Divisione Acqui. In 24 ore individuati i responsabili dei danneggiamenti

Sboarina: "Verona modello per la sicurezza". Polato: "Con descreto Salvini in vigore, gli autori sarebbero espulsi".

Divisione Acqui. In 24 ore individuati i responsabili dei danneggiamenti
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Divisione Acqui. In 24 ore individuati i responsabili dei danneggiamenti. Sboarina: "Verona modello per la sicurezza". Polato: "Con descreto Salvini in vigore, gli autori sarebbero espulsi".

Segnalati alle autorità

La Polizia municipale ha individuato e segnalato all’autorità giudiziaria due cittadini stranieri. I soggetti, uno di origine indiana e un pakistano, sono responsabili di aver spostato, calpestato e gettato nel vallo dei bastioni le corone di alloro del Comune di Verona, depositate venerdì scorso al monumento della Divisione Acqui. Per questo sono accusati dei reati di danneggiamento aggravato e vilipendio.

Divisione Acqui. In 24 ore individuati i responsabili dei danneggiamenti. Sboarina: "Verona modello per la sicurezza". Polato: "Con descreto Salvini in vigore, gli autori sarebbero espulsi".

Identificati sui Bastioni

Entrambi gli uomini erano stati identificati venerdì, proprio sui bastioni, nell’ambito della prima operazione del progetto contro lo spaccio di droga “Scuole Sicure”. In particolare l’indiano, trovato in possesso di un ingente quantitativo di droga, era stato arrestato e, sabato mattina, al termine della direttissima, all’uomo era stato imposto il divieto di dimora in provincia di Verona.

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Atto spregevole e vergognoso

“Quello che è avvenuto – ha sottolineato il sindaco Federico Sboarina – è un atto spregevole e vergognoso non solo nei confronti dei nostri militari e della loro memoria, ma dell’intera città. Sono orgoglioso della nostra Polizia locale che in 24 ore è riuscita a individuare e fermare gli autori del gesto ingiurioso. Da questo fatto inqualificabile, emerge tuttavia un messaggio positivo: Verona è modello per la sicurezza e se qualcuno pensa di delinquere e rimanere impunito, deve sapere che per lui qui non c’è spazio. Merita ricordare che la conclusione positiva di questa vicenda è venuta anche grazie alla cittadina che ha prontamente segnalato l’accaduto al quotidiano l’Arena, la collaborazione dei veronesi per noi è fondamentale nel comune sforzo di rendere sicura la nostra città”.

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Foto 1 di 2
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Foto 2 di 2

 

A rendere possibile l’individuazione dei due autori del grave gesto contro il monumento, le immagini ad alta definizione delle telecamere di videosorveglianza presenti sui bastioni.

 

Pugno di ferro

“L’area dei bastioni – ha ribadito l’assessore alla Sicurezza Daniele Polato – è costantemente monitorata dalla nostra Polizia e dalle altre Forze dell’ordine. Confermiamo il pugno di ferro per la sicurezza, come avvenuto grazie a ‘Scuole Sicure’. Faccio notare che se il Decreto Sicurezza voluto dal ministro Salvini fosse già in vigore questi soggetti, autori di reati, sarebbero esclusi da qualsiasi programma per i rifugiati e potrebbero essere espulsi direttamente. Questo dimostra l’importanza che avrà per il territorio l’approvazione del decreto, strumenti necessari per le città mentre sono inutili tutte le polemiche di questi giorni”.

Erano stati appena rilasciati, dopo l'arresto di"Scuole sicure"

 

Il comandante della Polizia municipale Luigi Altamura ha spiegato come si è giunti all’individuazione degli autori del danneggiamento. “Intorno alle ore 15 di sabato – ha chiarito Altamura – i tre soggetti arrestati nell’ambito di ‘Scuole Sicure’ sono usciti dal nostro comando. Alle 15.50, l’indiano, pur con il divieto di dimora, è andato esattamente nello stesso posto in cui era stato arrestato il giorno prima. Lì assieme a un gruppetto di altre persone ha spostato e calpestato le corone con lo stemma di Verona, probabilmente come ritorsione contro il Comando e il Comune. I due soggetti sono stati individuati grazie all’utilizzo delle telecamere presenti sui bastioni”.

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Verona "bell'esempio"

Il generale del Comfoter Giuseppenicola Tota ha detto: “Ho avvertito il sottosegretario alla Difesa Raffaele Volpi e il Capo di Stato Maggiore, generale Salvatore Farina della positiva soluzione dell’accaduto. Verona ha dato un bell’esempio e ha saputo dare una risposta concreta ai cittadini”.

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