Emergenza Coronavirus, Lorenzetti: "L'ospedale è fortemente in difficoltà"
Rinnovata la richiesta di rimanere a casa e uscire solo se necessario
Emergenza Coronavirus, il sindaco di Legnago ha divulgato i dati inerenti alla presenza delle persone positive al virus.
Emergenza Coronavirus, Lorenzetti: "L'ospedale è fortemente in difficoltà"
Un messaggio che arriva dritto al punto quello del sindaco di Legnago, Graziano Lorenzetti che stasera, mercoledì 18 marzo 2020 ha deciso di fornire un po' di dati all'interno del paese sull'emergenza Coronavirus per far capire ai cittadini l'importanza di rimanere a casa.
Il primo cittadino ha affermato:
"Per quanto riguarda il Coronavirus ci sono dei dati preoccupanti, io voglio dare alcuni numeri sui report che ho ricevuto da poco. Riferimento dato nazionale non completo abbiamo 35.700 persone coinvolte positivamente dal virus di cui 3mila sono decedute e fortunatamente 4mila guarite, però si tratta di dati parziali. Situazione Veneto: sono 3385 le persone positive al Coronavirus di cui 663 coinvolgono la provincia di Verona, questo è un dato preoccupante perchè negli ultimi tre giorni sono raddoppiati. Passando alla situazione di Legnago, abbiamo 14 persone coinvolte, per buona parte sono ospedalizzate altre in quarantena fiduciaria a casa, vi faccio presente che i sindaci non sanno chi sono le persone nello specifico anche se stiamo cercando di fare il possibile per capire queste informazioni".
Gli ospedali sono in difficoltà
Il sindaco Graziano Lorenzetti ha voluto puntualizzare la criticità della situazione affermando:
"L'ospedale è fortemente in difficoltà, al momento risultano 18 persone ricoverate nel reparto di malattie Infettive e 8 sono in terapia intensiva, questo è veramente un dato preoccupante. Quello che è ancora più preoccupante è di certo il numero di medici coinvolto che sono stati riscontrati positivi al virus, sia medici ospedalieri che personale medico e paramedico e anche medici di famiglia. Io mi chiedo, perché la gente non rimane a casa? C'è troppa gente ancora in giro. Se mettiamo in crisi la struttura sanitaria che cosa facciamo? Io vedo troppe macchine piene di gente, parchi attrezzati, c'è ancora con troppa gente e i supermercati sono colmi di persone. Non parliamo poi delle famiglie intere che arrivano con una macchina ma prendono ognuno un carrello prima di entrare al supermercato per dimostrare che invece sono persone che sono arrivate singolarmente , non va assolutamente bene. Noi dobbiamo cercare di tutelare le persone ma per tutelare voi e le strutture mediche, se mettiamo in crisi quelle siamo in difficoltà. Posso dire che stringerò ancora di più le maglie dei controlli che saranno fatti a tappeto, sia nelle aree verdi, per strada e ai supermercati è in tutti i luoghi dove si verificano aggregazioni. Per il bene vostro è degli altri e dei nostri medici, rimanete a casa".
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