Evade dai domiciliari per andare a pagare le bollette: stalker arrestato
Si era recato nel capoluogo scaligero con la corriera. I Carabinieri lo hanno aspettato al capolinea di Parona di Valpolicella.
E' evaso dai domiciliari per andare in paese e pagare le bollette. Ma i Carabinieri l'hanno aspettato e arrestato. Di nuovo.
Stalker evade per pagare le bollette
Giovedì mattina, i Carabinieri di Sant’Anna d’Alfaedo, hanno arrestato per evasione R.G. di 33 anni, residente nel comune montano dove era sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, a seguito di una grave vicenda di stalking ai danni di una donna di Negrar di Valpolicella, per la quale era stato tratto in arresto dai Carabinieri negraresi alla fine dello scorso maggio.
I Carabinieri di Sant’Anna d’Alfaedo, impegnati nei quotidiani controlli del territorio, ieri mattina si sono recati a casa dell’uomo per verificarne la presenza ed il rispetto delle prescrizioni impostegli, senza trovarlo in abitazione. Da informazioni assunte da alcuni familiari, sembrava che l’uomo fosse preoccupato per alcune bollette da dover pagare, ipotizzando che potesse essersi allontanato proprio per rispettare le scadenze.
I Carabinieri l'hanno aspettato alla fermata del bus
Non avendolo rintracciato all’ufficio postale del paese e sapendo che l’uomo non è in possesso della patente di guida, i Carabinieri di Sant’Anna, ritenendo plausibile l’informazione ricevuta, hanno ritenuto che R.G. si fosse allontanato in direzione del capoluogo scaligero con la corriera e per questo ne hanno seguito il percorso fino al capolinea di Parona di Valpolicella, dove lo hanno atteso ritenendo che al ritorno si sarebbe servito dello stesso mezzo.
Così è stato, perché intorno alle ore 12.10 i Carabinieri lo hanno individuato in Largo Stazione Vecchia di Parona e lo hanno fermato. L’uomo ha confermato di essersi spostato arbitrariamente dal luogo degli arresti domiciliari solo per pagare le bollette della luce, di cui effettivamente aveva le ricevute del locale ufficio postale, non ritenendo necessario dover chiedere l’autorizzazione al Giudice.
Confermati i domiciliari
I Carabinieri lo hanno dunque tratto in arresto nella considerazione che un tale atteggiamento, oltre a denotare scarso rispetto delle norme, potenzialmente espone a rischio l’incolumità della vittima del reato per cui era stato sottoposto a misura cautelare.
Dell’arresto è stato informato il PM di turno presso la Procura della Repubblica di Verona, Dott. Marco Zenatelli, che ha disposto di riportare l’arrestato presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari in attesa dell’udienza con rito direttissimo che si è svolta questa mattina.
Il Giudice Monocratico, Dott. Valentina Fabiani, all’esito dell’udienza ha convalidato l’arresto senza applicare alcuna misura cautelare nuova, ma ripristinando gli arresti domiciliari, da cui si era arbitrariamente sottratto, rinviando l’udienza al 23 febbraio prossimo.
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