Verona

Fase 2 Coronavirus, Sboarina: "Non è ancora il momento, ecco cosa cambierà"

"La cosiddetta prima fase non è finita, se vogliamo passare alla seconda questo weekend pasquale è di fondamentale importanza"

Fase 2 Coronavirus, Sboarina: "Non è ancora il momento, ecco cosa cambierà"
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Sono molti i cittadini che si chiedono se sia arrivato il momento di accedere alla tanto attesa "fase 2 " ma il sindaco smentisce ogni cosa, non è ancora arrivato il momento.

L'analisi della situazione da parte di Sboarina

Il sindaco di Verona, Federico Sboarina, ha analizzato la situazione e l'andamento dell'emergenza Coronavirus, ribadendo che non dobbiamo farci ingannare dal sole e dalle belle giornate, ribadendo come sia importante rimanere a casa. Sono trascorsi trenta giorni dal weekend del 7 e 8 marzo 2020, quando città, Lessinia e lago di Garda registrarono la presenza di migliaia di persone nonostante l’emergenza sanitaria già in atto, ma senza ancora le forti limitazioni. Proprio per effetto di quei molti contatti sociali, esattamente 14 giorni dopo, a Verona e provincia arrivò il picco dei contagi con 170 nuovi casi in ventiquattr'ore fra il 21 e 22 marzo 2020. A tal proposito il sindaco ha affermato:

"È passato un mese da quello sciagurato weekend. Poi Verona è diventato il capoluogo più attenzionato del Veneto. Per questo abbiamo dovuto adottare provvedimenti più restrittivi, al fine di evitare ogni possibile assembramento. Oltre al fatto che la nostra città è la più grande a livello regionale e ha una densità di popolazione sicuramente superiore a tanti altri comuni. Ed è grazie a queste misure che non piangiamo tutti i morti delle vicine città lombarde. Oggi la curva dei contagi ci dice che quelle limitazioni, ancora più stringenti, sono state fondamentali per frenare il contagio. Ma la cosiddetta prima fase non è finita, se vogliamo passare alla seconda questo weekend pasquale è di fondamentale importanza".

Ci sarà una nuova normalità

Il sindaco di Verona ha inoltre aggiunto che:

"Nel momento in cui sarà possibile allentare le limitazioni in vigore, viste le misure più stringenti adottate a Verona per l’andamento epidemiologico, portò revocare alcune delle ordinanze. Le norme più restrittive a riguardano la chiusura dei mercati con i banchi di generi alimentari e il divieto ad uscire di casa anche nel raggio di 200 metri dall’abitazione. L'allentamento dei divieti potrà però essere seguito dall'ordinanza sull'utilizzo di mascherine e guanti per uscire. Non possiamo ancora dire quando inizierà la seconda fase, sarà la comunità scientifica a valutare il momento più opportuno per tornare gradualmente alla normalità. La competenza di questi provvedimenti sarà del Governo e della Regione. Per quanto riguarda Verona, se i contagi mostreranno un rallentamento si potranno sospendere i due divieti per i banchi alimentari e per le passeggiate entro 200 metri. In generale, da sindaco mi auguro anch'io che il Governo abbia informazioni tali da far partire la fase due, a Verona in grande sofferenza sono ristoranti e bar, locali che in queste settimane avrebbero fatto il pieno, per non parlare delle imprese. Per noi, la partenza della fase due significherà fare pressing su Roma perché tenga conto dell’impatto negativo che questa emergenza sta avendo sulla nostra economia, un volano che deve essere rimesso in moto. Il tutto senza dimenticare la tutela della salute di cittadini e lavoratori. Comunque ci sarà una nuova normalità, fatta delle abitudini che abbiamo acquisto in queste settimane, dalle distanze di sicurezza, all’uso della mascherina e dei disinfettanti. Dobbiamo resistere ancora e rimanere a casa, non è questo il momento di pensare di essere già nella fase 2".

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