Fedez cita Pietro Maso in una canzone: indagato per diffamazione
Il veronese Pietro Maso si è sentito diffamato dalla canzone e ha denunciato Fedez.
Fedez è indagato per l'accusa di diffamazione aggravata nei confronti di Pietro Maso citato in una sua canzone.
Fedez cita Pietro Maso in una canzone
Per il famoso rapper Fedez ci sono guai legali in arrivo, la Procura di Roma ha aperto un’inchiesta e l’ha inserito sul registro degli indagati con l’accusa di diffamazione aggravata. Il motivo? Fedez ha citato Pietro Maso, l'uomo che ha scontato una pena di oltre 30 anni di carcere per avere ucciso nel 1991 i suoi genitori, all’interno di una sua canzone.
Stiamo parlando del brano “ No Game-Freestyle” featuring Tha Supreme pubblicato a fine maggio. I versi “incriminati” riportano:
“Flow delicato, pietre di raso, saluti a famiglia da Pietro Maso
La vita ti spranga sempre a testa alta come quando esce sangue dal naso”.
La denuncia
Il veronese Pietro Maso si è sentito diffamato dalla canzone e ha denunciato Fedez. A presentare la denuncia è stato l’avvocato difensore, Alessio Pomponi. Nel testo della denuncia viene spiegato che nel brano viene “richiamata in maniera esplicita la drammatica vicenda personale e processuale” che ha coinvolto Maso, vicenda che a distanza di anni e dopo un faticoso e doloroso percorso personale l’uomo è riuscito a superare.
Secondo il denunciante inoltre "le espressioni utilizzate, riferite e riferibili in maniera chiara, diretta ed esplicita al sottoscritto appaiono oggettivamente diffamatorie e non possono essere certamente ricondotte all’uso di immagini forti appartenenti al genere musicale o alla cifra artistica degli autori, ovvero a vicende personali assimilabili".
Il delitto di Montecchia di Crosara del 1991
Quel che accadde trent'anni fa in provincia di Verona è ben sintetizzato nell'incipit che Wikipedia dedica alla voce "Pietro Maso":
Pietro Maso (San Bonifacio, 17 luglio 1971) è un criminale italiano, reo confesso di uno dei più noti casi di omicidio familiare della cronaca italiana. Aiutato da tre amici, il 17 aprile 1991, nella sua casa di Montecchia di Crosara uccise entrambi i suoi genitori, Antonio Maso e Mariarosa Tessari al fine di appropriarsi della sua parte di eredità. Venne arrestato il 19 aprile 1991 e poi condannato definitivamente a trent'anni di carcere, con il riconoscimento della seminfermità mentale al momento del fatto. Dopo averne trascorsi ventidue da detenuto, è stato rimesso in libertà nel 2015; successivamente è stato ricoverato in clinica psichiatrica dal marzo 2016. Ai suoi complici, Giorgio Carbognin e Paolo Cavazza, è stata inflitta una pena di ventisei anni, mentre al minorenne Damiano Burato è stata inflitta una pena di tredici anni.
Per saperne di più, basta andare oltre l'incipit.
IL COMMENTO: L'omicida Pietro Maso denuncia Fedez per averlo citato in una sua canzone, un paradosso all'italiana