Fobia da Coronavirus, aumento delle truffe e delle frodi informatiche +5,6%
Le aziende ULSS non inviano personale a domicilio per effettuare visite e test

Fobia da Coronavirus, sono in netto aumento le truffe.
Fobia da Coronavirus, aumento delle truffe e delle frodi informatiche +5,6%
Immancabilmente, a fronte di situazioni di difficoltà ed emergenza, spunta chi se ne approfitta per fare leva sulle paure delle persone… e degli anziani, in particolare. Sono infatti stati segnalati e denunciati, in Veneto ma anche in provincia di Verona, casi di tentativi di truffa da parte di falsi infermieri o finti volontari della Croce Rossa, che si presentano a casa per eseguire test di individuazione del coronavirus, oppure, telefonano per segnalare la necessità di eseguire a domicilio il cosiddetto “tampone”. Si tratta ovviamente di truffe e come tali vanno gestite.
Gianni Peruzzi, Presidente di Anap Confartigianato Verona ha affermato:
“Come ANAP, l’Associazione dei Pensionati di Confartigianato siamo impegnati da anni a fianco delle Forze dell’Ordine per prevenire truffe e furti a danno degli anziani. Ed è proprio sulla scorta della nostra esperienza maturata con la Campagna Più sicuri insieme, promossa da ANAP, assieme con il Ministero dell’Interno, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale della Polizia Criminale, con il contributo della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e del Corpo della Guardia di Finanza, che ci sentiamo di raccomandare, anche in questo caso straordinario, alcune semplici indicazioni”.
LEGGI ANCHE: Ordinanza di contenimento Coronavirus, cos’è permesso e cosa vietato
LEGGI ANCHE: Confonde le cassiere con uno starnuto e scappa con la spesa
Nessun personale incaricato
Le aziende ULSS non inviano personale a domicilio per effettuare visite e test per il coronavirus. Gli operatori sanitari effettuano visite ed eventuali esami a domicilio solo se allertati preventivamente dai cittadini stessi che, attraverso il medico di famiglia, il 118, il numero nazionale 1500, abbiano segnalato sintomi sospetti o la necessità di accertamenti.
Non aprire la porta di casa a persone sconosciute. Non dare ascolto ad eventuali sconosciuti che si spacciano per operatori dell’ULSS. Respingiamo senza replica lo sconosciuto che citofona inventando scuse e stratagemmi per entrare in casa.
Avvisare le forze dell’ordine. Se ti senti minacciato o sei vittima di un reato, o per qualsiasi dubbio o per segnalare comportamenti sospetti, telefona subito al 113, 112 o 117 o alla Polizia Locale.
E’ possibile vivere in maniera sicura in casa propria: il nostro vicino, un amico che può aiutarci nella gestione del quotidiano e le persone di nostra fiducia sono parte integrante della nostra vita, sono loro che dobbiamo tenere in considerazione. Anche nei momenti di difficoltà, se siamo in pericolo o se abbiamo subito una truffa.
In provincia di Verona, secondo gli ultimi dati della Prefettura, se il bilancio del 2019 rispetto al 2018 mostra un generalizzato calo dei delitti (-4,7%), registra invece un aumento delle truffe e delle frodi informatiche +5,6%.
Peruzzi ha concluso:
“ANAP invita tutti i soci e i pensionati ad evitare allarmismi e ad attenersi con il massimo della responsabilità civica alle disposizioni che verranno date dalle Autorità competenti. Il Ministero della Salute ha fornito chiarimenti sui comportamenti da tenere da tutti i cittadini nella vita di ogni giorno”.
Situazione epidemiologica e valutazione del rischio: La trasmissione/contaminazione avviene a seguito di contatti stretti e prolungati con persona infettata. I sintomi più comuni sono febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie.