Verona

Invocazione al Patrono. Sboarina: "Gesto simbolico. La protezione di San Zeno su tutta la città"

Nella cripta che custodisce le spoglie di San Zeno si è tenuta la breve cerimonia

Invocazione al Patrono. Sboarina: "Gesto simbolico. La protezione di San Zeno su tutta la città"
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Un gesto simbolico questa mattina, sabato 28 marzo 2020 da parte del sindaco Federico Sboarina e il vescovo Giuseppe Zenti.

La richiesta di protezione al Patrono

Stamattina il sindaco Federico Sboarina e il vescovo monsignor Giuseppe Zenti sono andati nella basilica di San Zeno per l’invocazione al Patrono della città. “In questo momento difficile – ha detto il sindaco -, insieme con il vescovo abbiamo chiesto la protezione alla figura che da secoli è patrono della nostra città. Un gesto doppiamente simbolico perché il sorriso che è impresso sul volto del Santo torni presto anche sui nostri. Verona è forte e ce la faremo”.

Nella cripta che custodisce le spoglie di San Zeno si è tenuta la breve cerimonia, a cui hanno partecipato anche il segretario del vescovo don Nicola e l’abate monsignor Gianni Ballarini. Monsignor Zenti ha letto la sua preghiera, seguita dall’invocazione del sindaco che ha chiesto la protezione del patrono per tutti coloro che in questo momento sono in prima linea contro l’emergenza sanitaria, ma anche per le famiglie e il mondo economico. “Vescovo Zeno, come sindaco della città di Verona, che da secoli ti riconosce con orgoglio come suo speciale patrono, in questa ora oscura causata dall’emergenza sanitaria, invoco la tua protezione su tutti noi”.

La preghiera e l'invocazione del sindaco

All'interno della cripta, al cospetto delle spoglie di San Zeno, il vescovo Giuseppe Zenti ha pregato:

"Vescovo San Zeno,
io Vescovo Giuseppe, tuo attuale successore
sulla cattedra della Diocesi che ti venera come patrono,
in quest’ora drammatica imploro la tua efficace intercessione
sulla sua presente e complessa situazione pastorale, spirituale e umana.
Da troppo tempo le nostre chiese rimangono forzatamente vuote di fedeli,
cioè del popolo di Dio, come mai è accaduto nella storia.
Persino a Pasqua
il Popolo di Dio non potrà partecipare di persona a quel Mistero liturgico
da te egregiamente cantato con entusiasmo nelle tue omelie.
Ci sanguina il cuore.
Con il salmista ci chiediamo: Fino a quando, Signore?
Fa’, o Santo Patrono, che i fedeli comprendano come in simile situazione di fatto è il loro cuore che deve diventare una basilica,
nella quale sempre possono onorare Dio, nella preghiera
e, soprattutto, tenendola pulita dai vizi e dalle cattiverie.
Come Vescovo ho tanto timore che sotto la pressione virulenta di questa calamità
si raffreddi la fede, al punto da sentire Dio lontano e indifferente.
Tu, che sei il Padre della nostra fede autentica,
facci capire che a maggior ragione Dio ci è vicino,
e nel suo Figlio Gesù vive con noi questo calvario.
Presidia il cuore della gente,
perché non si lasci travolgere dalla paura, dallo sconforto, dall’ansia, da crisi esistenziali. Vigila su tutti: sui bambini e gli anziani,
su gli ammalati e i sani,
sugli operatori della salute e chi li coordina,
sulle famiglie e le istituzioni,
su chi economicamente si regge e sui poveri e disperati,
sugli ordinati e i consacrati.
Fa’ germinare in tutti le virtù di una civile convivenza,
a cominciare dalla propria casa.
Con la Vergine Maria, San Giuseppe e tutti i Santi e i Beati veronesi,
soccorrete la nostra Diocesi.
Confido nella tua e vostra efficace protezione.
In questa fin troppo lunga e angosciante via crucis.
Sorridici ancora una volta.
Il tuo sorriso ci induce alla speranza
che l’orizzonte sarà al più presto squarciato dai raggi del sole.
E noi potremo riprendere il cammino della vita più fiduciosi,
fraternamente solidali tra di noi. Rinnovati nel cuore".

Il sindaco, Federico Sboarina ha affermato:

"Vescovo Zeno,
come sindaco della città di Verona che
da secoli ti riconosce con orgoglio come suo speciale patrono,
in questa ora oscura causata dall’emergenza sanitaria,
invoco la tua protezione su tutti noi.
Verona sta soffrendo i disagi e le criticità di una calamità inedita.
E io, come Sindaco di questa splendida Città,
sento una grande responsabilità.
Volgi la tua attenzione su di noi amministratori.
Dacci in ogni momento la forza necessaria a governare con saggezza.
Nel contempo sostieni i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari, i volontari della Protezione civile, la polizia locale, le forze dell’ordine e tutti coloro che con diversi ruoli ogni giorno si mettono al servizio degli altri e aiutali ad essere forti e sempre in grado di svolgere il loro compito, con umanità, determinazione e fermezza.
Volgi la tua attenzione a tutta la nostra comunità.
A ogni veronese che sta affrontando giorno dopo giorno le nuove difficoltà, penso alle famiglie, ai giovani, agli anziani e ai lavoratori.
A coloro che sono intimoriti dal presente e insicuri sul domani.
Volgi la tua attenzione al mondo economico.
Industrie, artigiani, esercizi commerciali e attività professionali chiuse.
Non c’è un ambito che non sia toccato da questa emergenza sanitaria, che diventa ogni giorno di piu’ un dramma per la nostra economia.
A nome dei miei concittadini,
ti chiedo di esserci vicino, attento alla tua Città.
Fa germogliare la speranza in un prossimo futuro di rinascita.
Infondi in tutti quel coraggio e intraprendenza che da sempre ci caratterizza e che sempre ci ha permesso di superare i momenti più difficili, che la nostra città ha vissuto.
Per tutto questo, mi affido alla tua protezione.
Lo sai, la Tua Verona è forte. E con il tuo aiuto sicuramente ce la faremo".

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