Disarmato da Carabinieri e Guardia di Finanza

Litiga con la compagna, poi esce di casa con un coltello e minaccia i vicini in cortile

Un 26enne di Monteforte d'Alpone dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia, resistenza a pubblico ufficiale e porto di armi/oggetti atti ad offendere

Litiga con la compagna, poi esce di casa con un coltello e minaccia i vicini in cortile
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Nella tarda serata di domenica scorsa, 8 giugno 2025, i Carabinieri delle Stazioni di Colognola ai Colli e San Giovanni Ilarione, con il supporto di un equipaggio della Compagnia della Guardia di Finanza di Soave, in quel momento in servizio perlustrativo proprio in quella zona, hanno tratto in arresto un 26enne di Monteforte d'Alpone, dopo che, a seguito di una lite con la compagna, è uscito in cortile con un coltello e ha minacciato i vicini (in copertina: immagine di repertorio).

Litiga con la compagna, poi esce in cortile con un coltello

Il giovane, in evidente stato di alterazione psicofisica, dopo una violenta lite con la compagna convivente, scaturita per futili motivi, si è impossessato di un coltello da cucina, con lama in acciaio di oltre 22 centimetri, è uscito nel cortile dell’abitazione e ha cominciato a dimenarsi e minacciare i presenti.

I vicini, allarmati per quanto stava accadendo, hanno così richiesto l’immediato intervento dei Carabinieri, i quali nonostante l’aggressività del soggetto ed i ripetuti inviti ad abbandonare il coltello, sono riusciti – dopo una breve colluttazione – a disarmarlo ed immobilizzarlo con l’ausilio della pattuglia della Guardia di Finanza, evitando conseguenze più gravi, cavandosela solo con qualche leggera escoriazione.

Intervento congiunto di Carabinieri e Guardia di Finanza

Da mesi era diventato violento con la compagna

Nel medesimo contesto, è emerso come il comportamento del 26enne, aggressivo e talvolta violento nei confronti della compagna, si sia negli ultimi mesi addirittura acuito, tant’è che dovrà rispondere anche del reato di “maltrattamenti in famiglia”, oltre a quello di “resistenza a Pubblico Ufficiale” e “porto di armi o oggetti atti ad offendere”.

L’arrestato, come da direttive della Procura scaligera, nella mattinata di lunedì 9 giugno 2025, è comparso dinanzi al Tribunale di Verona che ha convalidato l’arresto: il procedimento sarà definito il prossimo mese di novembre.

Si rappresenta, infine, che la misura è stata adottata d’iniziativa da parte del Comando procedente e che, per il principio della presunzione d’innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta alle indagini in relazione alle attività in questione sarà definitivamente accertata solo dove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe.

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