Lo rapinano delle scarpe, vengono cacciati, ma un anno dopo continuano a perseguitarlo con minacce
Il padre è preoccupato per l'incolumità del figlio, a cui gli stessi delinquenti avevano rubato le scarpe.

A più di un anno dalla rapina subita a Verona, la vittima ha ancora paura: gli aggressori continuano a inviargli minacce tutt'altro che velate.
Rapinato delle scarpe da dei minorenni
Di fatto, ad aprile 2024, un 13enne era stato rapinato da alcuni minorenni in zona Porta Vescovo, dove lo avevano portato in una senza illuminazione e gli avevano rubato le scarpe. Tuttavia, per i delinquenti non andò come previsto visto che, grazie alle telecamere, furono identificati in 48 ore.
In particolare, i responsabili erano: due italiani di 15 e 17 anni, il primo con precedenti, è un 17enne di origini cingalesi. Gli Agenti, durante la perquisizione delle loro abitazioni, non trovarono soltanto le scarpe del 13enne, ma anche tre pistole ad aria compressa, proiettili e 1400 euro in contanti, droga e un coltello.
Dalla rapina era scaturita una denuncia da parte della madre della vittima, che ha portato al Daspo degli adolescenti dalla zona dove è avvenuta la rapina. Tuttavia, come ha riportato il padre ai microfoni del Tgr, ciò non ha fatto altro che avvicinarli verso casa loro.
Le continue minacce
Infatti, già da un po' il padre è preoccupato per l'incolumità di suo figlio visto che i malviventi non lo vogliono lasciare in pace. Di fatto, come misura iniziale di prevenzioni, il genitore vuole installare delle telecamere di sicurezza in ogni facciata della casa.
Come ha spiegato il padre, questi delinquenti continuano a pubblicare sui social foto in cui vengono inquadrati con coltelli o pistole e, addirittura, immagini della targhetta della sezione anticrimine della Polizia. Infatti, sembrerebbe che i colpevoli accusino il giovane per le conseguenze della denuncia, nonostante lo stesso 13enne aveva riferito alle forze dell'ordine che non sapeva chi fossero.
Tutto ciò ha generato uno stato d'ansia nella vittima, che ormai non si fida più a uscire di casa da solo. Inoltre, per via del Daspo, il padre afferma che i malviventi si siano avvicinati ancora di più alla loro abitazione, girando per il quartiere sempre più spesso. Per queste ragioni, il genitore si è visto costretto a chiamare spesso gli Agenti che però non possono far molto al riguardo.