Verona

Michele Croce sui cantieri filovia: "Esultanza del sindaco del tutto fuori luogo"

"I disagi e i danni per i cittadini e gli esercenti veronesi invece ci sono e sono certi".

Michele Croce sui cantieri filovia: "Esultanza del sindaco del tutto fuori luogo"
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E' di oggi, giovedì  28 gennaio 2021, la conferma da parte del sindaco di Verona, Federico Sboarina, che via Tunisi sarà la prima strada ad essere ripristinata e riaperta a seguito della chiusura dei cantieri del filobus.

Il programma

Il cronoprogramma prevede che entro il 14 maggio  2021 tutti i cantieri aperti nei mesi scorsi in città per la realizzazione della filovia dovranno essere chiusi, con le strade riaperte e percorribili. Questo prevede infatti l’accordo transattivo firmato a inizio gennaio tra Amt e l’Ati, l’Associazione temporanea di imprese incaricata di realizzare l’infrastruttura.

Accordo che prevede il termine tassativo di fine lavori a metà maggio, ossia entro 4 mesi, in tutti i cantieri: via Tunisi, via Dalla Corte, via Fedeli, via Comacchio, via Caperle e via Città di Nimes. Così come la rinuncia, già depositata dall’Ati, dei contenziosi avviati in precedenza.

Indignazione di Michele Croce

Il leader di Prima Verona, avvocato Michele Croce, ha commentato la conferenza stampa che il sindaco Federico Sboarina e il presidente di Amt Francesco Barini per annunciare l’avanzamento dei lavori e la “repentina” chiusura dei cantieri del Filobus prevista entro maggio. Croce ha affermato:

“Con oggi sono 239 giorni di cantieri filobus abbandonati in tutta la città. L’esultanza del sindaco Sboarina è del tutto fuori luogo. Ha avuto quattro anni di tempo per cambiare un’opera inutile come il filobus con le ‘tiracche’ e invece l’ha da prima confermata, spendendo 11 milioni di euro di soldi pubblici, poi bloccata abbandonando la città a cantieri fantasma. Contorno di questo scenario disgraziato è l’indecisione rispetto al futuro della mobilità cittadina: non si sa se il filobus verrà ultimato, come e quando. I disagi e i danni per i cittadini e gli esercenti veronesi invece ci sono e sono certi”.

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