Verona

Misure di contenimento: padre e figlio decidono di allenarsi nuotando nell’Adige

La bravata è costata a entrambi una denuncia.

Misure di contenimento: padre e figlio decidono di allenarsi nuotando nell’Adige
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Misure di contenimento: padre e figlio decidono di allenarsi nuotando nell’Adige

Misure di contenimento: padre e figlio decidono di allenarsi nuotando nell’Adige

Erano circa le 16.30 di ieri, giovedì 20 marzo 2020, quando alla centrale operativa della Questura giungeva la notizia di due persone che stavano nuotando nelle acque del fiume Adige. I poliziotti hanno subito raggiunto la zona e, all’altezza di via Barucchi di lungadige Attiraglio, hanno intercettato i due segnalati: padre e figlio, intenti ad allenarsi, attrezzati di tutto punto con pinne e maschera. «Voleva andare a nuotare», ha detto il quarantanovenne riferendosi al ragazzo di 17 anni, «e così l’ho accontentato».

Ritorna l'appello: "Rimanete a casa"

Una motivazione che ha lasciato attoniti i poliziotti che da giorni pattugliano le strade per garantire il rispetto delle misure di contenimento del contagio previste dai decreti governativi. La bravata è costata a entrambi una denuncia all’Autorità Giudiziaria ai sensi dell’art. 650 c.p. I due, a piedi e infreddoliti, sono quindi stati invitati a rientrare immediatamente presso la propria abitazione. Una vicenda divertente se non fosse per il fatto che si è trattato dell’ulteriore conferma che, ancora oggi, molti cittadini non comprendono appieno l’importanza dei continui appelli a rimanere a casa.

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