La precisazione

Operazione Leonida, il legale di Cozzolotto: "Accostare il nome del direttore a favori di qualsiasi natura è privo di fondamento"

Claudio Avesani, rappresentante legale del direttore Ennio Cozzolotto: "Indagato solo per il reato di rivelazione del segreto d’ufficio". Anche Amia Verona SpA si esprime in una nota ufficiale: "Nessuna irregolarità"

Operazione Leonida, il legale di Cozzolotto: "Accostare il nome del direttore a favori di qualsiasi natura è privo di fondamento"
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Presunte irregolarità nell'assegnazione diretta di commesse pubbliche a un'azienda reggiana operante nel settore dello smaltimento dei rifiuti. E' questo su cui la Procura di Reggio Emilia sta indagando nell'operazione denominata "Leonida" condotta dalla Guardia di Finanza.  Le indagini hanno portato a cinque misure cautelari, di cui una agli arresti domiciliari e quattro misure interdittive, coinvolgendo tre pubblici ufficiali. Nel mirino dei finanzieri sarebbe finito anche il direttore di Amia Verona Ennio Cozzolotto e un suo collaboratore. Dopo che la notizia è diventata di dominio pubblico, sia Amia Verona Spa, sia l'avvocato difensore Claudio Avesani, rappresentate legale del direttore Cozzolotto, si sono espressi in merito alla vicenda.

Amia sull'operazione Leonida: "Nessuna irregolarità"

Nel corso della giornata di ieri, mercoledì 17 aprile 2024, Amia Verona SpA ha pubblicato una nota stampa nella quale ha specificato di non aver alcun tipo di implicazione nell'operazione Leonida della Procura di Reggio Emilia.

"AMIA Verona SpA precisa di non avere alcuna implicazione nel filone principale dell’operazione denominata 'Leonida' avviata dalla Procura di Reggio Emilia - ha riferito l'azienda in una nota stampa - Stando a quanto apparso sulla stampa, l’indagine riguarda principalmente la società Ecologia Soluzione Ambiente S.p.A (ESA) di Reggio Emilia per fatti relativi allo smaltimento di rifiuti provenienti da siti militari ed AMIA Verona non ha alcun coinvolgimento in tale fattispecie.

L’indagine che invece riguarda Amia, da quanto al momento risulta, si riferisce soltanto alla procedura negoziata finalizzata alla ricerca di operatori economici interessati a produrre un’offerta per la fornitura di cassonetti usati indetta in data 1 giugno 2023. Procedura che non ha avuto esito.

La Società Ecologia Soluzione Ambiente S.p.A. era stata infatti l’unica ad aver risposto a detta manifestazione di interesse. Successivamente ESA aveva formulato una proposta economica con un prezzo più elevato rispetto alla base indicata e, quindi, nessun contratto è stato affidato né ad ESA S.p.A., né a nessun altro all’esito della procedura in parola. Per quanto ad Amia consta, dunque, le procedure previste dal Codice degli Appalti risultano, nel frangente, pienamente rispettate".

Il legale di Cozzolotto: "Indagato solo per rivelazione di segreto d'ufficio"

A stretto giro è però arrivata anche la comunicazione dell'avvocato Claudio Avesani, rappresentate legale del direttore Ennio Cozzolotto, che ha voluto precisare le ragioni per le quali il suo assistito è finito sotto indagine:

"Quale difensore di Ennio Cozzolotto preciso, con riferimento alle notizie pubblicate in relazione all’indagine della Procura di Reggio Emilia nei confronti del mio assistito, e segnatamente della perquisizione eseguita nei suoi confronti in data 16 aprile 2024, che, come risulta inequivocabilmente dal testo del decreto di perquisizione, la cui parte motiva è riportata pressoché integralmente dalla stampa locale, allo stato il direttore Cozzolotto è indagato esclusivamente per i reati di rivelazione del segreto d’ufficio e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, in riferimento ad una procedura negoziata finalizzata alla ricerca di operatori economici interessati a produrre offerta per la fornitura di cassonetti usati, indetta da Amia Verona S.p.A. nel giugno 2023.

Ennio Cozzolotto, direttore generale di Amia

Peraltro, nessun contratto risulta affidato a nessuna società all’esito della procedura negoziata in questione. Infine, l’accostamento del nominativo del Direttore Cozzolotto a favori di qualsiasi natura elargiti da chicchessia in relazione a contratti o appalti è del tutto indebito, privo di fondamento e, come detto, non trova riscontro alcuno nel provvedimento di perquisizione e sequestro recentemente eseguito. Il rag. Cozzolotto ritiene infine di poter quanto prima dimostrare la totale correttezza della propria condotta, e quindi l’assoluta estraneità della sua persona all’indagine in questione".

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