Paolo Berizzi sul nubifragio di Verona: "Karma per i nazifascisti". Indignazione e rabbia - VIDEO
Il post del giornalista e scrittore sta suscitando indignazione in città: Bacciga: "Inutile provocatore". Tutte le reazioni.
Il pensiero del giornalista e scrittore Berizzi sta suscitando diverse polemiche.
Un post infelice
Un post che sta suscitando diverse reazioni - perlopiù indignate - perché va a toccare direttamente la sensibilità scossa dei veronesi dopo la bomba d'acqua di ieri, domenica 23 agosto 2020. Lo ha scritto poco fa il giornalista e scrittore Paolo Berizzi, rivolgendosi ai "nazifascisti e razzisti" veronesi e parlando di "karma" rispetto al disastro avvenuto solo poche ore fa.
"Sono vicino a Verona e ai veronesi per il nubifragio che ha messo in ginocchio la città. I loro concittadini nazifascisti e razzisti che da anni fomentano odio contro i più deboli e augurano disgrazie a stranieri, negri, gay, ebrei, terroni, riflettano sul significato del karma".
Questo il pensiero condiviso sui social dall'inviato di Repubblica su cui è intervenuto anche il Movimento civico Traguardi: "Uscita demenziale figlia di cliché e pregiudizi. Invece che straparlare di karma, iniziamo a pensare all'ambiente".
"La mattina di oggi è iniziata con un pensiero alla nostra città e a chi ha trascorso la notte a cercare di rimettere insieme i pezzi di una Verona piegata. Agli operatori, ai vigili del fuoco, alle forze dell'ordine e ai volontari che accanto a tanti cittadini normali hanno mostrato la forza della solidarietà che resta la virtù migliore della nostra terra, quella che ci permetterà di rialzarci ancora" dichiara Tommaso Ferrari, che aggiunge a proposito del tweet di Berizzi: "Una forza che non può essere scalfita nemmeno da parole superficiali e ottuse di chi, in questo momento, per egocentrismo specula sulla tragedia per una sterile polemica ideologica nutrita di cliché".
E ancora:
"Paolo Berizzi, oggi, ci ricorda con maestria che le esternazioni offensive e fuori luogo sono una cosa straordinariamente bipartisan - prosegue Pietro Trincanato - Ma fa di più: esacerbando strumentalmente il peso di un'estrema minoranza in città (perché un discorso simile sui "concittadini razzisti" puniti dal karma è buono per tutte le tragedie, dall'uragano Katrina agli attentati terroristici) solo per lucidare il suo patentino di antifascismo duro e puro, fornisce combustibile di ottima qualità alle polemiche incendiarie di quelle stesse frange, piccole ma tenaci, che pretende di avversare. Siamo di fronte all'ennesimo gioco di specchi in cui a guadagnarci sono sempre gli stessi: gli estremisti di casa nostra, che sanno di essere quattro gatti ma amano far credere di poter organizzare la marcia su Roma domani, e coloro che, trasformando con il microscopio dell'ideologia ogni pulce in un mastodonte, su questo inganno hanno costruito una carriera".
Bacciga: "Inutile provocatore"
"Ieri a Verona c’è stato un potente nubifragio, classificabile come supercella, che ha causato danni enormi. Ho visto tanti messaggi di sciacalli che hanno approfittato di questa tragica situazione per un po’ di visibilità. Ma questo di Berizzi, supera tutti - ha scritto il consigliere comunale scaligero - Poiché, secondo lui, noi Veronesi siamo nazifascisti, razzisti, omofobi ci meritiamo questo tragico evento.
Questo essere non merita nemmeno insulti, va lasciato nel suo angolino di inutilità e provocazioni, dimenticato e mai più considerato".
Le altre reazioni
Tra i primi ad intervenire sul drammatico evento di ieri la consigliera regionale dem Anna Maria Bigon, che ha concentrato la sua attenzione su quanto avvenuto all'ospedale di Borgo Trento.
"Tantissimi i video che in queste testimoniano la situazione drammatica dentro e fuori l’Ospedale di borgo Trento. Città allagata. Non solo, anche il pronto soccorso è inaccessibile per l'acqua che, in una manciata di secondi, ne ha invaso gli spazi. Parliamo di una struttura ricostruita pochi anni fa. Una struttura pubblica che dovrebbe essere la più sicura, sia sotto un aspetto edilizio che igienico. Spesso le due cose vanno a braccetto. Come possiamo pensare di avere servizi di eccellenza se le strutture sono dei colabrodo? È impossibile. Credo occorra immediatamente intervenire e vogliamo assolutamente vedere la perizia anche sul reparto della donna e del Bambino. Che lavori verranno fatti prima della nuova attivazione? Vogliamo la descrizione di ogni cosa... Due sanificazioni non sono bastate. La Sanità è competenza Regionale e dunque non serve girarci tanto attorno. È la Regione che deve rispondere. La Lega non ha amministrato bene il nostro Veneto. E soprattutto su Verona ha abbandonato il territorio. Bisogna cambiare, non possiamo accettare questa situazione!"
Anche Orietta Salemi, candidata alle elezioni regionali nella Lista Daniela Sbrollini Presidente, Italia Viva - Civica per il Veneto - PSI- PRI, è intervenuta sul disastro:
“Il primo pensiero è rivolto a coloro che si trovano in una situazione di difficoltà in queste ore drammatiche di maltempo impazzito che si è abbattuto sulla città e a chi sta lavorando per fronteggiare la situazione. A tutti loro va mio abbraccio solidale. Aggiungo che questo evento è straordinario e non era mai avvenuto nulla del genere negli ultimi 100 anni, quindi ogni commento risulta superfluo. Ma non posso non rivolgermi a chi oggi ha responsabilità nella politica locale e regionale poiché serve un impegno vero per una pianificazione che comprenda interventi strutturali e di manutenzione quartiere per quartiere, a partire dalle aree più a rischio. La rete fognaria della città è un problema che deve essere risolto una volta per tutte perché non è più accettabile che a ogni evento temporalesco ci siano zone che vanno sotto acqua. E’ evidente che i cambiamenti climatici con eventi estremi di vento, pioggia e grandine sono diventati ormai un dato di fatto a causa del riscaldamento globale. La politica deve impegnarsi a mettere in sicurezza il territorio e a ridurre drasticamente le emissioni di anidride carbonica, responsabili della impennata delle temperature globali”.
Infine il commento del Movimento civico Traguardi, a firma di Tommaso Ferrari Pietro Giovanni Trincanato:
«Vedere le immagini di Verona piegata dalle piogge torrenziali di questo pomeriggio fa male. Una città in ginocchio, strade allagate, alberi divelti, case e negozi rovinati per l'ennesima volta in un'estate di danni pesantissimi. Già da mesi denunciamo l'inadeguatezza del sistema di scolo delle acque, frutto di infrastrutture vecchie e di mancati investimenti da parte delle giunte degli ultimi anni, ma è evidente che di fronte a eventi di questa portata gli interventi debbano muoversi su un altro piano. Chi propone poche migliaia di euro per qualche caditoia in più inganna i cittadini: il messaggio incontrovertibile di questa estate, e di quelle precedenti, è che il clima è cambiato e sta cambiando, una verità che solo chi è in malafede può ancora negare. Per questo occorre ragionare su interventi massicci, investimenti ingenti e un piano che renda il nostro territorio e la nostra città capace di reggere e rispondere di fronte a eventi di questa portata, che dobbiamo smettere di considerare come sfortune eccezionali. Quando, nel 1882, Verona venne colpita da una delle più violente alluvioni della sua storia, la città in ginocchio decise di rialzarsi partendo dal ripensamento radicale delle sue infrastrutture, creando nuovi argini e il canale Camuzzoni. Ora, seppur per fortuna con danni meno gravi, Verona deve fare lo stesso, trovando la forza e le energie per investire non su facili contentini elettorali ma su interventi duraturi che garantiscano a chi verrà domani una città sicura, bella e resiliente».