Verona

Raddoppiati i contagi in una settimana, Sboarina: “I numeri non sono buoni, così non va bene”

Nel week end il centro della città era pieno di gente.

Raddoppiati i contagi in una settimana, Sboarina: “I numeri non sono buoni, così non va bene”
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Il sindaco di Verona, Federico Sboarina, ha fatto il punto della situazione dei contagi nella provincia di Verona nel fine settimana.

Cresce la preoccupazione

In provincia di Verona i numeri dei positivi al Covid-19 e le persone in terapia intensiva sono in continuo aumento. Il primo cittadino ha spiegato:

“I numeri non sono buoni ho l’ultimo report di ieri sera, ho fatto una verifica rispetto a domenica scorsa e posso dire che i numeri su base provinciale non sono buoni perché non solo sono aumentati i positivi ma sono tutti raddoppiati. Basta pensare che da 4700 positivi siamo a 8500, che è quasi il doppio, i ricoveri da 174 sono passati a 308, per le terapie intensive i numeri da 32 sono passati a 59. Ho sentito Girardi ieri sera e ha esternato la sua preoccupazione. Il problema è sempre lo stesso: la tenuta del sistema. Non è che oggi siamo in una situazione drammatica ma siamo in una situazione molto complicata e i numeri dicono che la situazione da complicata potrebbe diventarlo di più”.

Troppe persone in giro per la città

Il sindaco, analizzando il week end appena trascorso ha affermato:

“Non vorrei vedere film già visti tipo l’ultimo week end prima del lockdown di marzo. Ieri c’era un sacco di gente in giro in città, sul lago e in Lessinia. Lo so che era permesso uscire ieri ma dobbiamo ricordarci che siamo in zona gialla, per preservarla e avere meno restrizioni, dobbiamo impegnarci tutti insieme. Significa preservare la salute in primis perché se si passa da gialla a rossa, aldilà delle restrizioni significa che la situazione sanitaria è peggiorata molto”.

Dai centri commerciali al centro città

Con la chiusura dei centri commerciali nel fine settimana, le persone si sono riversate in centro città. A tal proposito il primo cittadino ha affermato:

“Se chiudiamo i centri commerciali di Verona e provincia, le persone che si assembravano lì ora si riversano nel centro, non è l’atteggiamento giusto. In questa fase in cui è permesso fare molte cose, è bene farle con giudizio, evitare i luoghi dove tutti vanno. Ci sono delle giornate oggettivamente belle ma così non va bene, capisco le famiglie con i bambini che hanno la necessità di uscire finchè si può e hanno il bisogno di stare all’aria aperta però il territorio è grande, non andiamo tutti nello stesso posto. Sulla strada principale c’erano i bar pieni, in quelle laterali nessuno”.

Attivato il senso unico

Per riuscire ad evitare gli assembramenti, nella giornata di ieri è stato istituito il senso unico pedonale in Via Mazzini mentre, durante il mercato allo Stadio di sabato sono state sanzionate 5 persone perché i loro banchi non rispettavano le norme antiassembramento. Sboarina ha concluso:

“E’ da febbraio che dico che dobbiamo abituarci a una normalità nuova. Prima si creavano gli assembramenti sul mezzo pubblico pieno per andare a scuola, adesso si creano il sabato e la domenica. Dobbiamo cambiare le nostre abitudini rispetto alla nostra quotidianità che non è solo portare la mascherina ma rispettare le distanze e ricordarsi che, se una persona si siede al bar deve tenere la mascherina e toglierla solo nel momento in cui beve il caffè o la bevanda in questione, poi la deve rimettere, non si tratta di una zona Covid Free. Il virus c’è e si muove, bisogna fare attenzione”.

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