Scoperti autori di truffe online a Lazise: dal phishing ai finti operatori di banche o assicurazioni
Un cittadino si era accorto di aver versato on line due quote per una polizza assicurativa inesistente.
I Carabinieri della Stazione di Lazise, a seguito di complesse e articolate investigazioni in materia di reati informatici, sono riusciti a smascherare gli autori di varie truffe on line e denunciarli all’Autorità Giudiziaria.
Clonata la carta di credito
I fatti si riferiscono a quattro distinti episodi, non collegati tra loro, di cui il primo, risalente alla fine del 2019, riguarda la clonazione di carte di credito effettuata mediante il cosiddetto “phishing”; nello specifico i tre autori (identificati in B.G. 27 anni di Campobasso, B.A. 32 anni romano, e I.P., pregiudicato 54enne napoletano), dopo aver carpito con una e-mail i dati riservati della carta di credito di una giovane romana, avevano aperto, con nomi di fantasia, dei conti gioco online, che utilizzavano per impiegare il denaro prelevato dal conto della ragazza, per un totale di 2.850 euro, per poi accreditarlo (spacciandolo per una vincita fittizia) sui propri conti bancari on-line. Nel corso delle indagini, infatti, i Carabinieri scoprivano che i malfattori avevano creato fittiziamente un centro scommesse inesistente presso un ex bar di Cesena, chiuso ormai da anni, che intestavano artatamente, mediante l’utilizzo di documenti falsi e partita IVA contraffatta, all'inconsapevole ex proprietario dell’esercizio in questione, regolarmente accreditato presso una nota catena di scommesse.
Polizza assicurativa inesistente
Sempre alla fine del 2019, i Carabinieri di Lazise raccoglievano la denuncia di un cittadino che si era accorto di aver versato on line due quote per una polizza assicurativa inesistente. Le indagini, infatti, evidenziavano come attraverso la creazione di un finto sito on-line che replicava fedelmente il logo di una nota compagnia assicurativa, riuscivano ad attrarre le ignare vittime le quali, convinte di collegarsi alla vera compagnia, acquistavano praticamente le false polizze. I Carabinieri di Lazise, ricostruendo il percorso delle somme versate on line sulla base delle indicazioni contenute sul falso sito, appuravano che oltre al denunciante erano state truffate numerose altre persone di varie regioni del Nord Italia. I militari, peraltro, accertavano come il denaro versato dalle ignare vittime mediante bonifici su carte postali, veniva puntualmente riversato su altre carte pulite, riscontrando un flusso pari ad 45.000 euro. Al termine delle investigazioni venivano deferite 6 persone all'Autorità Giudiziaria: D.S. di 28 anni di origini indiane residente nel milanese, C.E italiana di 28 anni pregiudicata residente a Napoli, E.L. italiano 34 anni pregiudicato residente a Napoli, L.S.V. italiano ventenne pregiudicato residente a Napoli, T.M.R. italiana sessantunenne residente a Napoli, H.A. di origini pakistane 27 anni residente a Napoli.
Il contatto dall'operatore
Un altro episodio ha avuto come vittima una ragazza di Peschiera del Garda che, alcuni mesi fa, aveva denunciato ai Carabinieri di Lazise di essere stata truffata dopo aver ricevuto degli SMS da parte di un noto istituto di credito con i quali le avevano chiesto di collegarsi ad un link che riproduceva fedelmente il sito della propria banca segnalandole, nel contesto, un tentativo di frode. Veniva poi contattata telefonicamente da un falso operatore bancario che la induceva a seguire on line una “procedura di sicurezza”, ma di fatto inconsapevolmente la vittima eseguiva un’operazione home banking con la quale la stessa trasferiva la somma di circa 2.000 euro, in favore di prestanome i quali, ricevute le somme indebitamente accreditate, le riversavano su altri conti correnti.
Gli accertamenti esperiti dai Carabinieri della Stazione di Lazise consentivano di individuare gli autori della truffa in N.C. quarantaduenne e D.A.I. di anni 37., entrambi pregiudicati residenti nel napoletano.
La finta vendita
Infine, I Carabinieri di Lazise hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria sei persone ritenute responsabili dei reati di accesso abusivo ad un sistema informatico e truffa in danno di un residente di Lazise: M.L., 48 anni, pregiudicato residente a Napoli, L.M. 21 anni, pregiudicato residente a Napoli, C.T. 26 anni rumeno, in Italia senza fissa dimora, G.S. 26 anni, indiano, in Italia senza fissa dimora, B.H. 59 anni pakistana in Italia senza fissa dimora, N.S. 31 anni pakistana in Italia senza fissa dimora, pregiudicata.
In pratica, i predetti, mediante un finto sito internet, utilizzando il noto social network “Facebook”, avevano pubblicizzato la vendita on line di costosi apparecchi HI-FI facendosi pagare dalla vittima con bonifico bancario 1.600 euro senza però mai consegnarle il prodotto acquistato. I malviventi, inoltre, inviando un SMS con un falso codice di spedizione, carpivano al malcapitato le credenziali di accesso al suo profilo Facebook per pubblicizzare le vendite fittizie anche ai suoi contatti.
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