Verona

Solo il 20% degli utenti Atv ha rinnovato l’abbonamento, 20mila le richieste di voucher

Zaninelli: "Quello che ci preoccupa maggiormente è invece il traffico privato che lunedì rischia di bloccare la città".

Solo il 20% degli utenti Atv ha rinnovato l’abbonamento, 20mila le richieste di voucher
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Lunedì 14 settembre prenderà avvio l’orario invernale dei bus urbani ed extraurbani oltre che dei servizi scolastici di ATV.

Numerose le incognite

Se tradizionalmente l’inizio del servizio invernale, con l’apertura delle scuole, rappresenta il periodo di massimo impegno per la macchina organizzativa di ATV, quest’anno le tante incognite legate al contenimento e ai possibili sviluppi dell’emergenza sanitaria rendono il momento particolarmente delicato. In questo contesto, ATV - su indicazione dell'Ente di Governo del Trasporto pubblico (Provincia di Verona) - ha programmato il proprio servizio invernale riproponendo la struttura dello scorso anno.

Ben 20mila richieste di voucher

Tema “caldo” di questi giorni, particolarmente sentito dall’utenza, è quello della riscossione dei voucher per il mancato utilizzo dei mezzi pubblici durante il periodo di lockdown. Il voucher dà diritto ad uno sconto sull'acquisto di un abbonamento di durata analoga a quella del titolo non utilizzato. Sono circa ventimila le richieste finora pervenute in ATV, dodicimila delle quali hanno già avuto risposta dagli uffici. Chi ha presentato la richiesta successivamente al 1 settembre riceverà via mail il voucher nei prossimi giorni. Le richieste vanno presentate entro il 31 ottobre 2020, utilizzando l’apposito form presente sul sito  mentre il voucher va utilizzato entro il 28 febbraio 2021.

Il presidente di ATV Massimo Bettarello ha affermato:

“A pesare sono soprattutto le incertezze e le difficoltà dovute all’applicazione concreta delle disposizioni in tema di trasporto pubblico stabilite dell’ultimo DPCM del 7 settembre e in particolare il limite di riempimento degli autobus fissato nell’80% dei posti consentiti dalla carta di circolazione. Se in ambito extraurbano tale limite coincide in linea di massima con i posti a sedere, per il servizio urbano è impossibile applicarlo concretamente in quanto il conducente non può controllare il numero di passeggeri né è giuridicamente possibile che lo faccia. Ma più in generale il DPCM è troppo lacunoso, non indicando nè le coperture normative nè quelle economico finanziarie di cui le aziende di trasporto avrebbero necessità per dare attuazione alle indicazioni operative del Governo".

Difficoltà ad allineare i flussi

Bettarello ha proseguito:

“Altri problemi sono dovuti all’inedita organizzazione delle scuole, con l’impatto, tutto da verificare, delle lezioni in presenza o a distanza e con gli orari degli istituti in molti casi ancora indefiniti o comunque provvisori. Ne consegue la prevedibile difficoltà di allineare i flussi di entrata e uscita da scuola alla programmazione delle corse scolastiche degli autobus. In ogni caso voglio ricordare come una analisi dell’UITP (Unione internazionale del trasporto pubblico) condotta sui cluster epidemiologici abbia rilevato come nel periodo tra marzo e agosto solo l’1% di questi sia dovuto al trasporto pubblico, contro il 24% dei luoghi di lavoro, il 16% delle relazioni familiari, il 9% dei luoghi di divertimento. Noi come azienda abbiamo adottato tutte le misure di prevenzione più opportune, quindi mi sento di affermare che l’utenza può viaggiare sui nostri autobus in sicurezza”.

Forte calo sugli abbonamenti

Il direttore generale di ATV Stefano Zaninelli ha proseguito:

"Con il servizio che abbiamo predisposto non prevediamo problemi di affollamento in quanto la campagna abbonamenti quest’anno sta subendo un forte rallentamento, tanto che solo il 20 per cento degli utenti in questo momento ha rinnovato l’abbonamento. Le incertezze sull’organizzazione delle scuole, la sospensione delle lezioni per il referendum, il fatto che circa diecimila abbonati debbano ancora riscuotere il voucher di compensazione per il mancato utilizzo durante il lockdown fanno sì che probabilmente la ripresa del numero di viaggiatori comincerà solo tra qualche settimana. In ogni caso la macchina organizzativa di ATV è pronta, tutto il personale è operativo, grazie anche alla collaborazione dei sindacati. Quello che ci preoccupa maggiormente è invece il traffico privato che lunedì rischia di bloccare la città. Solo nella zona di piazza Cittadella ci sono 6 istituti su cui gravitano circa 2500 studenti: se tutti si muovono con i mezzi privati sarà la paralisi”.

Ripristinate le linee urbane feriali

Il nuovo orario invernale di ATV sarà quindi caratterizzato dal ripristino delle linee ordinarie feriali sulla rete urbana di Verona. La rete cittadina tornerà dunque alla sua estensione ordinaria di 273 chilometri - contro i 166 della rete festiva in vigore a partire dal lockdown – arrivando in questo modo a servire in modo capillare il centro storico e tutti i quartieri cittadini. Riprenderanno quindi a circolare le linee feriali 11, 12, 13, 21, 22, 23, 24, 30, 31, 32, 33, 41, 51, 61, 62, 70, 72, 73; da precisare che, almeno in una prima fase, gli orari saranno caratterizzati da frequenze analoghe a quelle effettuate negli anni scorsi nel giorno di sabato. In ogni caso nelle fasce orarie di punta del mattino e mezzogiorno sia le linee ordinarie che i servizi scolastici saranno integrati dai consueti supporti e corse “bis” previsti per i giorni feriali, in modo da garantire in questi orari un livello di servizio analogo a quello dello scorso anno.

Oltre al servizio festivo, già riattivato da fine luglio, sarà ripristinato anche il consueto servizio serale, compreso il notturno che nei giorni di venerdì e sabato prolunga l’operatività delle linee portanti, cioè 90, 91, 92, 98, fin oltre le 2 di notte.

Per il servizio “AirLink” la navetta che collega la Stazione di Porta Nuova con l’aeroporto Catullo, la frequenza sarà, almeno inizialmente, di 40 minuti, con la prospettiva di un’intensificazione delle corse parallelamente all’aumento del traffico aereo sullo scalo.

Prolungate le linee urbane in ambito extraurbano

Vengono poi confermati tutti i prolungamenti delle linee urbane in ambito extraurbano (linea 11 fino a Bussolengo, 21 a San Pietro Incariano, Negrar, 21 e 22 San Giovanni Lupatoto, linea 24 a Caselle, 41 a Buttapietra, 61 a Rizza e Alpo), mentre per quanto riguarda i prolungamenti urbani sperimentali attivati l'anno scorso, vengono riproposti quello della linea 41 a Chievo nelle fasce orarie del mattino e mezzogiorno dal lunedì al sabato e quello della linea 23 nel tratto S. Lucia-Zai Agenzia delle Entrate. La linea 51, dal lunedì al venerdì dalle dalle 8 alle 12, raggiunge la Motorizzazione Civile.

Servizio extraurbano/express

In ambito extraurbano, così come per la rete urbana di Legnago, viene riconfermato nel suo complesso il servizio dell'anno scorso, compresa la rete degli speciali scuola rivolti agli istituti e comprensori scolastici della provincia. Per il trasporto scolastico non sono quindi previste novità strutturali salvo i consueti interventi di adeguamento, circoscritti a variazioni di orario di singoli istituti o plessi scolastici.

Unica eccezione per la rete extraurbana riguarda i collegamenti con il Lago di Garda, dove, a seguito della diminuita richiesta dell'utenza turistica, non saranno riproposti i prolungamenti autunnali del servizio delle linee 185-483, il rinforzo festivo sulla linea 162 e quello giornaliero sulla 484.

Confermata in toto la rete delle linee Express, il servizio “rapido” a prenotazione per Verona da San Giovanni Ilarione/Soave (X02), Minerbe/Legnago (X03), Legnago (X04), Torri/Garda (X05), Caprino (X06)

Misure di prevenzione

Per quanto riguarda le attività di prevenzione, la pulizia e igienizzazione di autobus e locali aperti al pubblico, ATV continua ad applicare rigorosamente le pratiche adottate dall’inizio dell’emergenza. Quotidianamente gli addetti provvedono all'igienizzazione di tutte le superfici interne quali sedili, mancorrenti e pali di sostegno con l'utilizzo di prodotti germicidi a base di cloro per uso ospedaliero. L'intero parco autobus è sottoposto a procedure di sanificazione ambientale, con l'impiego di apparecchiature che erogano vapore secco a 180 gradi, particolarmente efficaci per abbattere la carica batterica, fungina e virale da tutte le superfici.

Gli interni dei mezzi vengono infine sottoposti periodicamente ad una ulteriore azione di sanificazione con ozono, procedimento analogo a quello utilizzato sulle ambulanze, per assicurare la migliore igienizzazione degli ambienti. In tema di indicazioni di sicurezza rivolte all’utenza, va ricordato che a bordo del bus è sempre obbligatorio indossare correttamente la mascherina. La responsabilità personale di tutti gli utenti del trasporto pubblico rimane infatti un punto essenziale per garantire l'efficacia delle misure igieniche, il distanziamento interpersonale o comunque la tenuta di comportamenti corretti anche nei casi in cui sia consentita la deroga al distanziamento di un metro. Nel caso in cui salga a bordo dell'autobus un utente privo di mascherina di protezione, il conducente è tenuto a fermare il mezzo avvisando l'utenza dell'impossibilità di ripartire, a seguito di esplicite disposizione aziendali.

Analogamente il conducente è tenuto ad arrestare il bus nel caso in cui si avveda, anche a seguito di segnalazione dell'utenza, che passeggeri già presenti a bordo si tolgono o indossano impropriamente la mascherina. Sono esentati dall'obbligo di indossare la mascherina, i bambini di età inferiore ai 6 anni e le persone disabili e i loro accompagnatori.

Da ricordare che durante il viaggio è sempre opportuno evitare di sostare in prossimità del posto di guida e rivolgersi all’autista solo in caso di reale necessità.

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