Strage di animali a Gazzo Veronese, l'Oipa sporge denuncia: "Speriamo in una pena esemplare"
Comparotto: "Quel che è accaduto è gravissimo e questa tragedia che ha colpito la fauna selvatica merita la giusta pena, sia dal punto di vista penale che civile".
Ha fatto molto discutere il disastro ambientale nelle campagne del veronese a poca distanza dall'Oasi del Busatello dove centinaia di animali sono morti in un terreno di circa tre ettari a Gazzo Veronese, in provincia di Verona. l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) ha già dato mandato ai suoi legali di sporgere denuncia.
Il mais avvelenato
Da ieri, martedì 19 gennaio 2021 la Polizia Provinciale, la Protezione Civile, il Comune, la Polizia Municipale, il consorzio di bonifica e i volontari dell’ambito 5 di caccia sono al lavoro per riuscire a rimuovere il cereale, ricoperto di una sostanza verdognola, dai terreni e dai canali.
Secondo quanto è emerso, un agricoltore ha sparso del mais avvelenato con l’obiettivo di liberarsi dalle nutrie nella sua proprietà. Oltre alle nutrie però sono stati avvelenati fagiani, lepri, anatre, oche e altri animali presenti sui campi e nell’adiacente Oasi del Busatello.
La denuncia
Lo rende noto l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), che ha già dato mandato ai suoi legali di sporgere denuncia per avvelenamento, disastro ambientale e per uccisione di animali ai sensi dell’ 544 bis del codice penale. Il presidente dell’Oipa Italia, Massimo Comparotto ha affermato:
"Auspichiamo che il procedimento sia veloce e la pena esemplare, affinché tali azioni non si ripetano mai più. Quel che è accaduto è gravissimo e questa tragedia che ha colpito la fauna selvatica merita la giusta pena, sia dal punto di vista penale che civile. Le nostre guardie zoofile sono sul posto e stiamo aspettando i dati del disastro. Siamo in presenza di un danno ambientale e di una strage della fauna che ci lascia attoniti".
Risarcimento dei danni
I consiglieri del Partito Democratico Andrea Zanoni e Anna Maria Bigon inoltre hanno annunciato anche un’interrogazione alla Giunta Zaia:
“Invitiamo la Giunta a costituirsi parte civile nel processo contro i responsabili, chiedendo anche il risarcimento dei danni, poiché la fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato. Invitiamo inoltre il sindaco ad attivarsi per attuare tutte le procedure utili a mettere in sicurezza il territorio utile a tutelare animali e persone. Infine attendiamo di conoscere gli esiti delle analisi per capire di quale tipo di veleno si tratta”.