a Malavicina di Roverbella

Uccise la suocera di 72 anni, ergastolo confermato per il veronese Enrico Zenatti

L'agricoltore, residente nel Mantovano e originario di Custoza, è stato ritenuto colpevole anche nell'ultimo grado di giudizio per il delitto commesso il 9 dicembre 2021 ai danni di Anna Turina

Pubblicato:

 

La Corte di Cassazione ha confermato l’ergastolo per Enrico Zenatti, l’agricoltore originario di Sommacampagna condannato per l’omicidio della suocera Anna Turina, di 72 anni, avvenuto nel 2021 a Malavicina di Roverbella, nel Mantovano.

Uccise la suocera di 72 anni nella sua abitazione a Malavicina

Il delitto era avvenuto il 9 dicembre del 2021 nella casa della vittima a Malavicina di Roverbella. La sentenza di primo grado che condannava Zenatti all’ergastolo era arrivata nel marzo del 2023, dai giudici della Corte d’Assise di Mantova che lo avevano ritenuto colpevole, accogliendo così la richiesta che era stata avanzata dal pubblico ministero Giulio Tamburini nei confronti dell'agricoltore veronese.

Sfregio permanente e omicidio volontario pluriaggravato con le aggravanti della crudeltà e dei rapporti di parentela era stata la sentenza di condanna.

La notte del 9 dicembre 2021

All’origine del massacro, un prestito di 15 mila euro che la 72enne gli aveva negato. Quel 9 dicembre di tre anni fa, la tragedia: Zenatti avrebbe ucciso la suocera sgozzandola con un taglio alla gola causato da un grosso coltello da cucina. Poi, credendola morta, si era allontanato.

La Corte d’appello di Brescia nel febbraio scorso aveva confermato l’ergastolo. Il 56enne, così come dichiarato anche dalla moglie Mara Savoia, era stata l’unica persona a rimanere solo in casa con l’anziana dopo aver invitato insistentemente i parenti ad uscire dall'abitazione per chiamare i soccorsi.

 

Fondamentale per portare alla condanna era stata la ricostruzione degli accadimenti da parte del pm. Questi aveva insistito anche sul fatto che gli orari di ingresso e di uscita di Zenatti dalla casa, registrati dalle telecamere di videosorveglianza, lo inchiodavano quale omicida dell'anziana.

Lo stesso è valso per i tabulati telefonici e il segnale Gps della Fiat 500 da lui utilizzata. Tutti elementi che si incastravano con la ricostruzione e la comparazione degli orari forniti dai carabinieri del Nucleo investigativo di Mantova.

Alle spalle, una condanna per duplice omicidio

E’ stato confermato anche il risarcimento di 400 mila euro alle parti civili. Zenatti in passato era stato già stato condannato a 18 anni di carcere per gli omicidi di due escort (di una delle due il corpo non è mai stato ritrovato) che lui frequentava a Verona.

Al processo, come spiegato da Prima Mantova, venne condannato in primo grado ma poi assolto sia in appello che in Cassazione.

Seguici sui nostri canali