Documento sindaci delle città capoluogo, Sboarina: "Richiamare l'attenzione del Governo sulla distribuzione dei 3 miliardi"
E' fondamentale individuare parametri in grado di garantire, nelle aree d’Italia più penalizzate dal virus, tra le quali il Veneto, le giuste risorse economiche
Giusti criteri per l’equa distribuzione dei 3 miliardi di euro stanziati dal Governo in favore dei Comuni.
La videoconferenza tra i sindaci
Una richiesta avanzata dai sette sindaci delle città capoluogo del Veneto che, questa mattina, si sono incontrati in video conferenza con il sindaco Federico Sboarina. Alla riunione, in cui è proseguita la stesura del documento delle municipalità venete da inviare al governo, hanno partecipato il sindaco di Vicenza Francesco Rucco, di Rovigo Edoardo Gaffeo, di Padova Sergio Giordani, di Venezia Luigi Brugnaro, di Treviso Mario Conte e di Belluno Jacopo Massaro. I sindaci si sono confrontati oggi, lunedì 20 aprile 2020 alle 15 circa e, a tal proposito, il sindaco di Verona ha precisato:
"Oltre al documento condiviso, che punta a mettere in luce i veri bisogni dei cittadini e delle comunità venete, urge ora richiamare l’attenzione del governo anche sui parametri per la distribuzione dei primi finanziamenti riconosciuti in favore dei Comuni".
La distribuzione equa dei 3 miliardi
Tutti i sindaci hanno concordato che i soldi messi a disposizione devono essere solo una prima parte in supporto ai Comuni e, Federico Sboarina ha aggiunto:
"I 3 miliardi messi a disposizione da Roma, che devono rappresentare solo una prima parte di quanto verrà garantito per la ricostruzione del tessuto sociale ed economico delle città, dovranno essere distribuiti secondo parametri precisi, che tengano conto di quanto i diversi territori e i singoli comuni sono stati colpiti dal COVID-19. E’ di tutta evidenza che i problemi affrontati non sono gli stessi in tutta Italia. Per questo è fondamentale individuare parametri in grado di garantire, nelle aree d’Italia più penalizzate dal virus, tra le quali il Veneto, le giuste risorse economiche. E’ uno stato di emergenza finanziaria che tocca duramente tutti i comuni veneti. Senza sostegni concreti ed importanti non sarà possibile una ripartenza. Dobbiamo salvaguardare gli equilibri di bilancio se vogliamo garantire i servizi e mantenere in piedi questo Paese. Senza risorse economiche adeguate i Comuni si inchiodano, perché non sarà possibile aiutare nel concreto i cittadini".
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