Capitale della Cultura, Traguardi: "Basta scuse e piagnistei, serve una riflessione condivisa"
E' il momento di iniziare una riflessione approfondita e condivisa sul rilancio di una vivacità culturale.
Si sperava in un successo.
L'esclusione di Verona
Non si placano gli animi dopo la "sconfitta" di Verona che è stata esclusa tra le 10 città finaliste che concorrono per guadagnare il nome di "Capitale della Cultura 2022". Anche il critico d'arte Vittorio Sgabri ha espresso il suo malcontento sull'esclusione della città Scaligera. Il movimento civico Traguardi ci tiene a precisare:
"L’esclusione di Verona dalle 10 città finaliste per la Capitale italiana della Cultura 2022 è una sconfitta per tutta la città. Non solo dell'amministrazione Sboarina, ma anche di quelle che l'hanno preceduta, delle categorie economiche e di tutta la società veronese, comprese le forze di opposizione che, come noi, molto speravano in un successo di Verona".
Basta polemiche
Traguardi inoltre aggiunge:
"Ora però amministrazione e maggioranza devono porre fine all’imbarazzante teatrino di lamentele e teorie del complotto di questi giorni. Scuse come: 'sono state favorite le città del sud', 'sono state favorite le città con sindaci di centro-sinistra', oppure 'tanto Verona non aveva bisogno di partecipare” si commentano da sé e non possono che rendere ancora più evidente e bruciante il fallimento. E' il momento di iniziare una riflessione approfondita e condivisa sul rilancio di una vivacità culturale che a Verona manca da troppi anni e che è sempre più necessaria. Oltre agli orientamenti politici, crediamo sia ora di affrontare il tema con serietà. La nostra porta sarà sempre aperta per questo".
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