Primo Intervento Bovolone, Bigon (PD): “Situazione inverosimile, la Regione non può far finta di niente”
Dopo la sospensione del servizio del Punto di Primo Intervento arriva una nuova interrogazione della consigliera del Partito Democratico.
Dopo la sospensione del punto di Primo intervento all’ospedale di Bovolone arriva una nuova interrogazione della consigliera del Partito Democratico Anna Maria Bigon.
Primo Intervento Bovolone sospeso
Il bando per permettere di trovare 24 medici è andato deserto, da giovedì 4 novembre 2021 alle ore 20 è stata sospesa l’attività del Punto di Primo Intervento dell’Ospedale “San Biagio” di Bovolone.
“È una situazione vergognosa che va risolta definitivamente, smettendo di fare promesse che non saranno mantenute. E la Regione non può continuare a far finta di niente”, attacca l’esponente dem. “La tanto annunciata riapertura è durata appena due mesi e con orario dimezzato, quindi l’ennesima sospensione per carenza di personale. Qualcuno si assumerà la responsabilità delle dimissioni di professionisti e dei bandi di concorso andati deserti?”.
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“A inizio febbraio - ricorda Bigon - avevo presentato un’interrogazione all’assessore regionale per sollecitare una soluzione, poiché in caso di urgenza i pazienti devono andare fino al Pronto soccorso dell’ospedale di Legnago, non proprio dietro l’angolo. Dopo nove mesi ancora nessuna risposta, nonostante il termine, da regolamento del Consiglio, sia ampiamente scaduto. Perché questo silenzio? I residenti, oltre che penalizzati, si sentono anche presi in giro, vista la ripresa delle attività in concomitanza con la campagna elettorale”.
“Il direttore generale dell’Ulss 9, incontrando l’amministrazione comunale, ha fatto capire che la chiusura non sarà breve. Il personale però c’era ed era stato spostato causa Covid. Ora che la fase più acuta dell’emergenza è passata, dov’è finito? La Regione - insiste Bigon nella nuova interrogazione sottoscritta anche dal collega Andrea Zanoni, da Cristina Guarda di Europa Verde ed Elena Ostanel del Veneto che Vogliamo - dica chiaramente se ha intenzione di intervenire con urgenza per una riapertura stabile e a tempo pieno o se i cittadini dovranno rassegnarsi all’ennesimo disservizio”.