Salvini fa pace con la Meloni a Verona e "benedice" il candidato di FDI
Durante la serata a sostegno del sindaco uscente Federico Sboarina, Matteo Salvini è salito sul palco interrompendo l'intervento di Giorgia Meloni abbracciandola.
Il Centrodestra si è dato appuntamento ieri, giovedì 9 giugno 2022 a Verona, per sostenere il sindaco uscente Federico Sboarina alle elezioni comunali.
Salvini fa pace con la Meloni a Verona
Piazza Dante gremita ieri sera, giovedì 9 giugno 2022 in vista della presenza del Centrodestra per sostenere il candidato sindaco Federico Sboarina per le elezioni comunali 2022 a Verona. Il sindaco uscente ha affermato:
“Sono passati 5 anni, cinque anni fa eravamo qua e in questi anni è successo di tutto. Sono stati i 5 anni più complicati che la storia di Verona abbia mai passato ma oggi siamo qua e più forti di come il Covid ci ha trovato. Siamo una città meravigliosa e nonostante tutto questo sono state fatte tantissime cose. Questa sera siamo riusciti a riunire tutto il Centrodestra, questa è una soddisfazione e orgoglio”.
Sul palco è poi salita Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia a sostegno di Federico Sboarina e ha affermato:
“Sono fiera di essere qui perché trovo che sia affascinante raccontare il lavoro fatto piuttosto che di quello che si farà. Posso affermare di essere fiera di quello che Federico e il Centrodestra hanno fatto in questi anni”.
Il suo discorso è stato poi interrotto dall’arrivo del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia e di Matteo Salvini che ha abbracciato la leader di Fratelli d’Italia. Un grande applauso ha accolto il gesto dei due leader.
Meloni ha poi proseguito affermando:
“La Sinistra pretende di dare delle lezioni a tutti, fregatevene di quello che dice la Sinistra. Noi non abbiamo bisogno delle patenti della Sinistra”.
Affermazione che ha scatenato un “Alla faccia loro” da parte di Salvini che ha preso la parola sottolineando:
“La coalizione di Centrodestra è compatta, questo è l’obiettivo. Voglio dire a Federico di dormire sonni tranquilli perché ho visto che l’epocale battaglia contro la Lega, da parte della Sinistra, è incentrata sul ‘capofamiglia’. Nel senso che la Lega ha mandato a casa una lettera scrivendo ‘cara veronese e caro veronese’ però la società che ha recapitato le lettere, per comodità, ha messo ‘al capofamiglia’. E apriti cielo. Quando la Sinistra sente ‘famiglia’ inorridiscono. Capofamiglia? Vedo a casa mia è la donna, siamo noi che siamo il sesso debole e si vede da chi gestisce il quattrino e il telecomando, noi uomini siamo in minoranza ma viva le donne che vivono da donne, non aspettano le quote ma si conquistano il ruolo di capofamiglia”.
Amicizia ritrovata quindi fra Salvini e Meloni e dopo gli attriti è arrivato l'abbraccio. Meloni, sulla riconciliazione ha poi puntualizzato: “Poichè hanno detto che eravamo come Romeo e Giulietta, vi garantisco che non faremo la stessa fine” e Salvini ha ribadito: “Domani voglio leggere i giornalisti che si inventano divisioni, polemiche, siamo qua e siamo belli come il sole!”
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