Precipita mentre sta realizzando un muretto: morto un 65enne a Brenzone
Purtroppo non c'è stato nulla da fare. E' la terza tragedia sul lavoro in due giorni in provincia di Verona...
Purtroppo un'altra tragedia sul lavoro. Questa volta si tratta di un operaio impegnato nella costruzione di un muretto di contenimento in un cantiere a Brenzone.
Precipita mentre sta realizzando un muretto: morto un 65enne a Brenzone
Il tragico incidente sul lavoro si è verificato oggi, mercoledì 22 giugno 2022, in via San Benedetto a Brenzone. Un operaio, secondo quanto si apprende dalle prime informazioni trapelate, è precipitato mentre si trovava impegnato nella costruzione di un muretto di contenimento. La tragedia si è consumata pochi minuti prima delle 11: la chiamata ai soccorritori è scattata alle 10.42. Sul posto si sono recati in pochi minuti un'ambulanza e un elisoccorso insieme ai Vigili del fuoco e ai Carabinieri.
Si tratta di un 65enne residente a Brenzone. Stava eseguendo dei lavori di ristrutturazione nella casa estiva di una famiglia tedesca. E' caduto da un'altezza di circa cinque metri nel vaio sottostante per cause ancora da accertare.
Purtroppo, però, il ferito non ce l'ha fatta e si è dovuto constatare il decesso. E' il terzo incidente mortale sul lavoro in poche ore nella provincia di Verona. Ieri, infatti, hanno perso la vita due operai: il primo, Marco Accordini, 26 anni, deceduto dopo essere rimasto schiacciato da un trattore nella tenuta di famiglia. Il secondo, invece, è un operaio colpito da una matassa di ferro alla testa.
Il commento della Cgil Verona
"Come Cgil Verona esprimiamo rabbia e dolore per questi tre nuovi infortuni mortali sul lavoro accaduti negli ultimi due giorni sul nostro territorio, l’ultimo a Brenzone. Lo diciamo sempre e non ci stancheremo mai di ripeterlo: è inaccettabile che un lavoratore o una lavoratrice debbano mettere in conto l’eventualità di non riuscire a tornare a casa dai propri cari la sera o a fine turno".
Lo ha dichiarato Raffaello Fasoli, Segretario della Camera del Lavoro Cgil Verona, che prosegue:
"Eppure è quanto successo ogni giorno a tre persone in Italia nel corso del 2021. Nel Veneto sempre nel 2021 si è registrata una media di un morto sul lavoro ogni 3 giorni mentre a Verona si sono contati due morti al mese. Ad Aprile 2022 gli infortuni mortali denunciati nella nostra provincia erano già 8. Queste tre nuove tragedie portano il conto almeno a 11. Benché il mondo della microimpresa o dell’autoimprenditoria non sia tradizionalmente terreno di insediamento sindacale, non fatichiamo a scorgere nelle tragedie di questi giorni i segni di una pericolosa carenza nella cultura della sicurezza. Carenza che non appartiene tanto ai singoli, ma che è endemica, di sistema. Schiacciamenti, cadute dall’alto, trattori che si ribaltano: è un tragico copione che si ripete ogni giorno".
E ancora:
"Non sono più tragiche fatalità, sono morti annunciate. Troppo spesso ci raccontano che le regole sono soltanto lacci che imbrigliano. Ma quando sono condivise, ben applicate e ben contrattate, le regole ci salvano la vita. La cultura della sicurezza, abbinata ad un sistema adeguato di controlli e di verifiche, deve diventare patrimonio comune in officina come nei campi, a casa come nel tempo libero. E le istituzioni ad ogni livello devono mettere in gioco le risorse necessarie affinché questo cambiamento abbia finalmente inizio".