"Spostamento non motivato"

Segnalato il giornalista che seguiva la protesta allo Schiavonia, ordine dei giornalisti invia contestazione al sindaco

L'Ordine dei giornalisti del Veneto ha presentato formale protesta al sindaco e al comandante della Polizia locale di Monselice

Segnalato il giornalista che seguiva la protesta allo Schiavonia, ordine dei giornalisti invia contestazione al sindaco
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Secondo la Polizia Locale di Monselice si trattava di uno spostamento non motivato quello del giornalista.

Il giornalista è stato segnalato

I sindaci della Bassa padovana nella mattina di giovedì 9 marzo 2020, si sono messi a protestare davanti all’ospedale “Madre Teresa” di Schiavonia, il covid hospital della provincia di Padova. Per poter documentare il tutto, era presente anche un giornalista che però è stato "segnalato" assieme ai sindaci. L'ordine dei gionalisti del Veneto ha presentato formale protesta al sindaco e al comandante della Polizia locale di Monselice per l'episodio avvenuto quando il collega Nicola Cesaro è stato segnalato per "spostamento non motivato", mentre stava seguendo, con tutte le cautele previste, la protesta di alcuni sindaci volta a far riaprire al territorio l'ospedale di Schiavonia. A tal proposito l'Ordine dei giornalisti del Veneto ricorda:

"L'attività giornalistica è tra quelle consentite dal decreto del Governo e l'iniziativa della Polizia locale si configura come una palese violazione del diritto di cronaca e dunque di informare i cittadini".

L'indignazione del giornalista

Nicola Cesaro, attraverso il suo profilo social ha documentato l'accaduto scrivendo:

"Questa mattina, assieme a venti sindaci della Bassa padovana, sono stato segnalato (diciamo pure denunciato) dalla polizia locale di Monselice. E’ la quarta volta che uscivo di casa dal 9 marzo: per una spesa personale, per una spesa ad una vicina di casa, per il tour (affollatissimo e voluto da Usl e Regione) all’interno del Covid Hospital e oggi per la protesta dei sindaci dell’Usl 17 che chiedono un ospedale per questo territorio. I sindaci presenti indossavano i dovuti dispositivi di protezione e rispettavano attentamente le distanze di sicurezza. Alla conferenza mancavano pochi primi cittadini, uno dei quali comanda la polizia locale che ha compiuto il 'blitz?. Ora la Prefettura di Padova valuterà se ha senso la contestazione dei vigili – la protesta di pubblici ufficiali per garantire la sanità pubblica non è motivo sufficiente per creare assembramento – e dunque se è il caso di procedere con la sanzione, o se hanno valore le autocertificazioni di sindaci e cronisti con cui si motiva la presenza. Da parte mia, penso sia evidente il dovere e diritto di cronaca di cui peraltro non ho mai abusato in queste settimane di emergenza, anzi. Niente da dire verso i vigili che fanno il loro lavoro. Qualche parolina, invece, la meriterebbe chi li ha inviati con sospettabile puntualità e con un sospettabile mandato davanti all’ospedale".

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