Rapina

Scoperto con la merce rubata al Lidl di San Giovanni Ilarione, in macchina aveva un coltello

Aveva celato nelle tasche del suo giaccone numerosi prodotti cosmetici.

Scoperto con la merce rubata al Lidl di San Giovanni Ilarione, in macchina aveva un coltello
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Nel pomeriggio di ieri, lunedì 30 novembre 2020 i Carabinieri della Stazione di San Giovanni Ilarione hanno tratto in arresto in flagranza di reato S.H. classe ’82, di nazionalità marocchina, per un furto consumato all’interno del supermercato LIDL.

Atteggiamento sospetto

La pattuglia durante il servizio perlustrativo, aveva notato il soggetto uscire dall’esercizio commerciale e dirigersi con fare sospetto verso la sua autovettura; i militari provvedevano quindi a fermarlo e sottoporlo a controllo, constatando come lo stesso avesse celato nelle tasche del suo giaccone numerosi prodotti cosmetici e soprattutto che per quegli acquisti non era in grado di fornire lo scontrino fiscale. I successivi accertamenti infatti permettevano di appurare che il reo aveva sottratto e nascosto fraudolentemente quei prodotti, per un valore di 100 euro circa, e fosse riuscito a uscire indisturbato dal negozio.

Il coltello nascosto

Le operazioni di perquisizione, estese all’autovettura permettevano inoltre di rinvenire, nascosto sotto il sedile lato conducente un coltello con lama in acciaio lunga 19 cm e 6 gr. di sostanza stupefacente del tipo marijuana; per questo motivo lo stesso veniva denunciato anche per il reato di “porto abusivo di armi e oggetti atti ad offendere” e segnalato alla Prefettura di Verona per il possesso della sostanza stupefacente.

L’autovettura nella sua disponibilità veniva invece sottoposta a fermo amministrativo perché sprovvista di assicurazione.
S.H. era già noto alle Forze dell’Ordine, per aver collezionato negli ultimi mesi più denunce per piccoli furti, consumati sempre ai danni di supermercati a San Bonifacio, Tregnago e San Giovanni Ilarione; a seguito della convalida dell’arresto avvenuta questa mattina presso il Tribunale di Verona, il malfattore veniva accompagnato presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Verona, per la regolarizzazione della sua posizione sul territorio nazionale.

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