La missione

La pasta italiana di Giovanni Rana volerà nello spazio

Il marchio che rappresenta l'eccellenza tutta made in Veneto (il papà del gruppo è nato a Cologna Veneta) sarà protagonista di una vera e propria impresa

La pasta italiana di Giovanni Rana volerà nello spazio
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La tradizione culinaria italiana conquista lo spazio coi prodotti Rana e Barilla in occasione della missione Axiom 3 in direzione della Stazione Spaziale Internazionale: la partenza è prevista per mercoledì 10 gennaio 2024.

La pasta italiana vola nello spazio

L’equipaggio della navicella SpaceX Crew Dragon, guidato dal Colonnello dell’Aeronautica Militare Walter Villadei, avrà a disposizione un menù italiano preparato appositamente dal Gruppo Rana, sia durante il periodo di 14 giorni in preparazione al viaggio sia in orbita verso la stazione.

La presentazione dell’Italian Space Food Project è avvenuta in conferenza stampa ieri, giovedì 14 dicembre, a Washington presso l’Ambasciata italiana, a cui sono stati presenti il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, il chief technologist della NASA A.C. Charania, il Generale di Squadra Aerea dell’Aeronautica Militare Antonio Conserva, il Colonnello dell’Aeronautica Militare Walter Villadei, il CEO di Axiom Space Michael Suffredini, il vicepresidente del gruppo Barilla, Paolo Barilla, l’innovation manager del gruppo Rana, Giovanni Rana Jr. e il Presidente di ITA, Italian Trade Agency, Matteo Zoppas.

"Questa missione ha lo scopo di valorizzare ancora di più la candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio dell’Unesco. Il nostro cibo arriverà nello spazio", afferma il ministro Francesco Lollobrigida.

Un’occasione per rafforzare la collaborazione tra Stati Uniti e Italia per lo sviluppo continuo del settore spaziale e per l’innovazione dell’aeronautica.

A bordo della missione a al rientro, infatti, si avrà la possibilità di eseguire una serie di esperimenti che spaziano dal campo medico per la ricerca sull'Alzheimer e il Parkinson, ma anche per testare nuove tecnologie astronautiche come tute spaziali contro le radiazioni.

Qualche info su Giovanni Rana

Nato a Cologna Veneta nel 1937 e figlio di un commerciante di granaglie, smette di studiare a undici anni e va a lavorare come garzone a San Giovanni Lupatoto, nel panificio dei due fratelli. Nel 1961, quando i fratelli si separano, fonda, all'età di 24 anni, un piccolo laboratorio sempre a San Giovanni Lupatoto per la produzione a mano di tortellini e tagliatelle. Il locale gli viene dato da quello che poi diventerà suo suocero; lui prepara la pasta, e la figlia del proprietario, poi divenuta sua moglie, il ripieno. La produzione, artigianale, è su ordinazione. A guidarlo nel suo percorso è l’intuizione del desiderio del consumatore di trovare sugli scaffali prodotti alimentari di veloce preparazione.

Dopo una prima fase di produzione artigianale, Giovanni Rana avvia una prima industrializzazione della produzione, sempre a San Giovanni Lupatoto dove ancora oggi ha sede il quartier generale dell'azienda.

Crescendo negli anni, il Pastificio Rana è oggetto di attenzione di diversi operatori del settore alimentare e finanziario, anche di colossi dell'alimentare, dalla Kraft all'Unilever. In particolare a metà degli anni ottanta Pietro Barilla, proprietario del gruppo Barilla, propone l'acquisto dell'azienda. Richiesta anche questa declinata. Giovanni Rana diventa conosciuto presso il grande pubblico grazie alle campagne pubblicitarie nei primi anni novanta, apparendo in prima persona negli spot televisivi e sulla carta stampata.

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