A Verona

Armati di pistola rapinano un ragazzo a Borgo Trento, fermati tre minorenni

I tre ragazzi sono stati arrestati mentre aspettavano il bus, dopo aver riconsegnato la refurtiva hanno ammesso che l'arma era solo un giocattolo privo del tappo rosso

Armati di pistola rapinano un ragazzo a Borgo Trento, fermati tre minorenni
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Martedì sera, 20 febbraio 2024, un ragazzo è stato minacciato e costretto a cedere il proprio portafogli a tre rapinatori, a volto coperto e armati di pistola, che lo hanno bloccato mentre faceva ritorno alla propria abitazione nel quartiere di Borgo Trento a Verona.

Armati di pistola rapinano un ragazzo a Borgo Trento, fermati tre minorenni

Tre giovanissimi, volti coperti dal passamontagna, hanno terrorizzato un minorenne martedì sera a Verona, minacciandolo con una pistola vicino al parco giochi di via Nervesa nel quartiere di Borgo Trento.

La vittima, costretta a cedere il proprio portafogli, ha assistito impotente alla fuga veloce dei rapinatori. Fortunatamente, le forze dell'ordine sono intervenute prontamente dopo la segnalazione al 113, identificando i tre delinquenti alla fermata dell'autobus in via Mameli, poco distante dal luogo del crimine.

La perquisizione ha portato alla scoperta della refurtiva in possesso di uno dei minori, mentre l'arma, successivamente rivelatasi essere un giocattolo privo del tappo rosso, è stata rinvenuta grazie alle indicazioni degli arrestati.

Le indagini hanno portato alla luce che i tre criminali sono minorenni di 17 e 16 anni, uno dei quali con precedenti penali. Ora sarà il Tribunale dei Minori di Treviso a giudicare le loro azioni, che li hanno condotti di fronte alle manette e alle responsabilità legali per il crimine commesso.

Tanti gli episodi nell'ultimo anno

Questo episodio di microcriminalità, l'ennesimo in provincia di Verona, evidenzia la preoccupante tendenza dei giovani verso comportamenti illegali.

Il più recente risale a lunedì scorso, 19 febbraio 2024, quando alcuni ragazzini hanno preso di mira e aggredito gli agenti della polizia locale di Verona nel parco di San Giacomo in Borgo Roma.

Durante un giro di controllo della Polizia locale, mirato a contrastare la presenza crescente di spacciatori e baby gang nel parco, un agente è stato vittima di un'aggressione verbale e fisica da parte di tre giovani, poi identificati sul posto. L'incidente ha reso necessaria una prognosi di dieci giorni per l'agente coinvolto.


Sabato 10 febbraio 2024, invece, il Piazzale XXV Aprile della Stazione di Porta Nuova a Verona è stato teatro di una scena di violenza sfrenata. Una rissa è scoppiata tra due gruppi di giovani, uno composto da marocchini e l'altro da nigeriani, per motivi apparentemente futili, legati al presunto furto di un cellulare.

 

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Durante lo scontro, sono state utilizzate spranghe e uno dei partecipanti ha afferrato e scagliato un bidone contro un membro del gruppo avversario. Successivamente, secondo quanto riferito dai testimoni e dalle immagini video, è stato colpito una seconda volta con un tombino, che lo ha reso incosciente, facendolo crollare a terra.

Nonostante la presenza di feriti, la violenza non è diminuita e i due gruppi hanno continuato a aggredirsi reciprocamente con calci e colpi di spranga fino all'intervento della Polizia Ferroviaria, che insieme ai militari ha posto fine alla rissa.


Ma andando a ritroso sono diverse le vicende che hanno coinvolto gruppi di giovanissimi in episodi di aggressioni e violenze.

A fine gennaio, un 61enne di San Bonifacio è stato protagonista di un brutto episodio di violenza subito da parte di due ragazzini. Il 61enne stava tranquillamente passeggiando in compagnia del suo cane lungo il viale, quando ha iniziato ad avvertire un forte odore di spinello. Neanche il tempo di guardarsi attorno che l'amico a quattro zampe è stato presa di mira da un altro meticcio lasciato libero e senza guinzaglio.

Il 61enne ha, dunque, tentato di dividere i due cani ma qualcuno lo ha trattenuto: erano due ragazzini, entrambi originari della Bulgaria e padroni della bestiola, che hanno iniziato a loro volta a pestare il signore.

Prima l'odore di spinello, poi le botte: pestato a sangue da due ragazzi per difendere il proprio cane

L'episodio più grave risale all'estate scorsa, a fine agosto 2023, quando un giovane ragazzo indiano è stato rapito e torturato da quattro ragazzi, appartenenti alla baby gang QBR, per aver denunciato uno dei membri per estorsione.

La ritorsione non si è fatta attendere. Nella notte i quattro ragazzi l'avrebbero caricato su un'auto. E l'hanno portato in un campo. Gli hanno strappato dalle mani lo smartphone, per impedire che potesse chiedere aiuto, e poi l'hanno costretto a spogliarsi nudo. E a mettersi in ginocchio. Ma non si sono limitati all'umiliazione. Gli hanno legato le mani e gli hanno infilato degli aghi sotto le unghie, per poi massacrarlo di calci e pugni. Come se non fosse abbastanza hanno infine infierito con "frustate" e cinghie sotto le urla di minaccia proferite da alcuni dei presenti.

Denuncia la baby gang e lo rapiscono: torturato con bastonate e aghi sotto le unghie

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