Avevano fatto ubriacare e violentato una 19enne: pena ridotta per tre dei cinque giocatori della Virtus Verona
La Corte d’Appello di Venezia ha in parte rivisto la condanna di primo grado a 6 anni di reclusione che il GIP del Tribunale di Verona aveva comminato agli atleti ritenuti responsabili di violenza sessuale
Prima l'avevano invitata a un gioco alcolico (immagine di copertina creata con l'ausilio dell'intelligenza artificiale). Poi, dopo averla fatta bere fino a perdere lucidità, avevano abusato di lei. In gruppo. In quattro l'avevano violentata, il quinto, invece, avrebbe ripreso tutto con il cellulare. Così cinque calciatori della Virtus Verona erano stati ritenuti responsabili e condannati a sei anni di reclusione per violenza di gruppo commessa nel 2020 ai danni di una giovane 19enne.
La Corte d’Appello di Venezia si è poi riunita mercoledì 11 dicembre 2024 e ha in parte rivisto la condanna di primo grado a 6 anni di reclusione che il GIP del Tribunale di Verona aveva comminato agli atleti.
Avevano fatto ubriacare e violentato una 19enne nel 2020
La vicenda risale al 18 gennaio del 2020. Da quel momento, da quando cioè la storia è finita a carte bollate, i giocatori che allora militavano in serie C si sono sempre difesi proclamandosi innocenti.
La Gup aveva, tuttavia, condannato a anni di reclusione Edoardo Merci, all'epoca dei fatti 23enne veronese, Gianni Manfrin 29 anni di Este, Stefano Casarotto, 26enne di Dolo, Guido Santiago Visentin, 23enne argentino e Daniel Onescu, 29enne romeno.
Tutto era successo al termine di un 3 a 3 tra la Virtus e il Cesena. La giovane aveva ricevuto un invito sui social da parte di un amico dell'università. Poi la situazione era sfuggita di mano, fino all'esito drammatico.
Condannati 5 calciatori della Virtus Verona
Da un lato, dunque, c'era la versione della ragazza. Avrebbe bevuto diverse birre e del gin. Poi sarebbe iniziata la violenza che lei, la vittima, avrebbe tentato di fermare chiedendo più volte ai ragazzi di smetterla. Dall'altro lato c'è il racconto dei calciatori, che si posiziona esattamente all'opposto: per loro si sarebbe trattato di una piacevole serata tra amici, con la 19enne che avrebbe deciso di partecipare ai rapporti sessuali in modo consenziente senza alcun abuso o violenza.
Attraverso i loro legali, i giocatori di calcio avevano annunciato un ricorso in appello dopo aver esaminato il verdetto. A dar ragione di tale decisione della difesa degli sportivi ci sarebbero anche le immagini registrate dai cellulari, nelle quali non si osserverebbe alcun segnale di dissenso esplicito da parte della studentessa universitaria.
La seconda udienza
Gli imputati sono poi stati tutti presenti in aula ieri, mercoledì 11 dicembre 2024, a Venezia per la seconda udienza, assistiti dai loro avvocati Alessandro Avanzi e Roberto Canevaro del foro di Verona, Anna Desiderio del foro di Padova, Marco Marcelli del foro di Venezia ed Emanuele Fragasso jr. del foro di Padova.
A Stefano Casarotto e a Gianni Manfrin, l’unico che gioca ancora nella Virtus, la pena è stata ridotta a tre anni e quattro mesi di reclusione ciascuno. Entrambi avevano chiesto e ottenuto l’accesso alla giustizia riparativa, come Merci e Daniel Onescu. Per quest’ultimo, che ha optato per il concordato in appello, il collegio della giudice Elisa Mariani ha invece disposto un anno e dieci mesi di reclusione, pena sospesa.
Un procedimento che, davanti al gip, era iniziato nel maggio del 2021, anche se qualche giorno prima dell’udienza gli imputati avevano versato una somma a titolo di risarcimento alla ragazza, che aveva quindi ritirato la costituzione di parte civile e la querela (ma il reato è comunque procedibile d’ufficio).