Maxi rissa a Peschiera: la Procura apre due inchieste, possibile aggravante dell'odio razziale
La Procura di Verona ha aperto due inchieste dopo la maxi rissa avvenuta sulla spiaggia tra Lido Campanello a Castelnuovo del Garda e Lido Pioppi a Peschiera del Garda.
Proseguono le indagini dopo la maxi rissa a Peschiera. La Procura ha aperto due inchieste.
Maxi rissa a Peschiera: la Procura apre due inchieste
La Procura di Verona ha aperto due inchieste dopo la maxi rissa avvenuta sulla spiaggia tra Lido Campanello a Castelnuovo del Garda e Lido Pioppi a Peschiera del Garda. La prima riguarda i disordini avvenuti sulla spiaggia e successivamente in città. Per questo fascicolo l'ipotesi è di rissa aggravata, danneggiamenti e anche tentata rapina.
La seconda inchiesta riguarda invece le molestie sessuali denunciate da 6 ragazze lombarde tra i 15 e i 17 anni, di Milano e Pavia nel pomeriggio di giovedì 2 giugno. Le giovani sarebbero state accerchiate e molestate mentre il treno che le riportava a casa dopo una giornata a Gardaland era stato bloccato dopo che qualcuno aveva azionato il freno di emergenza.
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Secondo le ultime informazioni, non si esclude che nella seconda inchiesta la Procura di Verona valuti anche l'aggravante dell'odio razziale, sulla base proprio delle dichiarazioni delle ragazze che hanno spiegato:
"Eravamo circondante. Il caldo era asfissiante e alcune di noi sono svenute. Mentre cercavamo il controllore loro ridevano e ci dicevano: ‘Le donne bianche qui non salgono’".
Riunione con i parlamentari
Questa mattina martedì 7 giugno 2022, nella Sede Municipale di Peschiera del Garda, si è svolto l’incontro promosso dal sindaco, Maria Orietta Gaiulli, finalizzato a sensibilizzare coloro che sono deputati alla salvaguardia dell’ordine pubblico, affinché i gravi episodi del 2 giugno scorso non si ripetano più.
Presenti al vertice – convocato dal sindaco e dall’Amministrazione comunale di Peschiera del Garda – i parlamentari Francesca Businarolo, Massimo Ferro, Ciro Maschio, Paolo Paternoster e Diego Zardini, nonché il vicepresidente del Senato della Repubblica Italiana, Ignazio La Russa, con un intervento speciale e inaspettato.