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Vaccino Covid: “Partite in Veneto le prime rilevazioni” | +3753 positivi | Dati 19 novembre 2020

Il Governatore ha sottolineato come a preoccupare di più sia ancora l'area non critica. E sui vaccini l'aggiornamento della dottoressa Russo.

Vaccino Covid: “Partite in Veneto le prime rilevazioni” | +3753 positivi | Dati 19 novembre 2020
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Bollettino aggiornato

47.132 tamponi effettuati (tra rapidi e molecolari) nelle ultime 24 ore, +3.753 positivi da ieri, 36.887 persone in isolamento, ricoverati 2.242 (+50), in terapia intensiva 296 (+5), morti +38, dimessi +109 nelle ultime 24 ore.

“La tensione resta alta con quasi 300 persone in terapia intensiva, anche se a preoccupare di più è l’area non critica – ha detto Zaia – Poi bisogna anche dire che abbiamo diversi ingressi in terapia intensiva per incidenti e altre situazioni non Covid che durante il lockdwn di marzo non avevamo”.

Veneto “giallo” e Pedemontana

Poi il Governatore è tornato sul tema del “colore” delle regioni e sulla richiesta delle stesse al Governo di cambiare i parametri riducendoli a 5. “Sono parametri tecnici, non politici”, ha sottolineato il presidente.

“Oggi a mezzogiorno inoltre abbiamo aperto il tratto della Pedemontana da Breganze a Bassano, con l’88% della struttura cantierata ormai. Entro la primavera del 2021 sarà completata, con il dimezzamento dei tempi di percorrenza”

Test rapidi sì o no

Zaia ha poi confermato che i  componenti del Cts regionale hanno scritto un nota ai referenti nazionali per suffragare con ulteriori evidenze scientifiche l’affidabilità dei tamponi rapidi, specialmente per chi è in prima linea. In particolare il livello di attendibilità al di sopra di una certa carica virale.

Vaccino anti Covid: parla l’esperta

Ha preso poi la parola la dottoressa Francesca Russo, che ha ragguagliato sull’atteso vaccino Covid.

“Tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo dovrebbe essere disponibile a livello nazionale e poi regionale, ma non abbiamo ancora i numeri. Sono partite però da parte nostra le prime rilevazioni, per capire quante strutture sul territorio possono ospitare il vaccino Pfizer che richiede determinate temperature e tra domani e lunedì manderemo la relazione”.

Per il vaccino antinfluenzale invece, la dottoressa ha confermato la difficoltà di approvvigionamento:

“Richiesta è stata ancora superiore a nostre disponibilità, per cui ora abbiamo richiesto altre 50mila dosi e stiamo cercando di reperirne altre per garantire vaccinazione a tutti. Come scorta ci siamo tenute 30mila dosi da distribuire in caso di emergenza ai farmacisti”.

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