Dossobuono

Crisi Covid e debiti con il Chievo: la Paluani di Campedelli chiede il concordato preventivo

L’azienda ora ha tempo fino al 22 febbraio 2022 per riuscire a portare in Tribunale il piano, la proposta e tutta la documentazione per la ristrutturazione del debito e anche definire nel dettaglio il piano di rilancio dell’azienda.

Crisi Covid e debiti con il Chievo: la Paluani di Campedelli chiede il concordato preventivo
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Evitare in ogni modo il fallimento. La Paluani ha chiesto il concordato preventivo per cercare di non “affondare”.

Crisi Covid e debiti con il Chievo

Un anno “nero” per Luca Campedelli, presidente del Chievo Verona e azionista di maggioranza della Paluani. Tutti purtroppo sappiamo come la pandemia abbia influito negativamente sul mercato e anche la storica azienda dolciaria veronese, che si appresta a festeggiare quest’anno i 100 anni, sta vivendo un momento di vera crisi. Fondata nel 1921 come pasticceria artigianale, nel 1968 è passata nelle mani del padre di Luca, Luigi Campedelli che riuscì nel tempo a trasformare l’azienda in un potente gruppo dolciario, basta pensare che nel 2018 la Paluani registrò un fatturato di 56 milioni di euro.

Un anno molto positivo che contava anche 75 dipendenti fissi nella sede di Dossobuono e la presenza di 500 stagionali. A causa del lockdown le vendite sono crollate e nel 2020 è stato registrato un fatturato di circa 30 milioni di euro. A questo si è aggiunto il declino della società di Serie B Chievo Verona che è stata eliminata e che ha portato con sé un ammontare di 18 milioni di euro di debiti con il Fisco.

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Chiesto il concordato preventivo

Nella speranza di riuscire ad evitare il fallimento e risollevare il gruppo dolciario, la Paluani ha chiesto il concordato preventivo. Il Tribunale Fallimentare di Verona ha accettato la richiesta nella giornata di lunedì 25 ottobre 2021. L’azienda ora ha tempo fino al 22 febbraio 2022 per riuscire a portare in Tribunale il piano, la proposta e tutta la documentazione per la ristrutturazione del debito e anche definire nel dettaglio il piano di rilancio dell’azienda.

La Paluani ora spera nella vendita dei pandori in previsione del Natale 2021 per riuscire a salvare i conti e tutta la storia che c’è alla base del gruppo dolciario.

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