Revoca cittadinanza Saviano, Bigon (Pd): "Verona non merita questo sfregio"
Numerose le firme raccolte in poche ore con la petizione online.
Si torna a parlare del caso Saviano e sulla decisione dell’Amministrazione comunale di revocare la cittadinanza onorario al noto scrittore.
Raccolte numerose firme
Il "caso Saviano" a Verona, continua a far discutere. Sabato 26 dicembre 2020 in poche ore erano state raccolte quasi 2mila firme contro la decisione dell’Amministrazione comunale di revocare la cittadinanza onorario al noto scrittore. Nello specifico si tratta della petizione online a sostegno dello stesso Saviano. Sulla questione è intervenuta anche Anna Maria Bigon, rappresentante veronese del Partito Democratico a Palazzo Ferro Fini, commentando la decisione del Consiglio comunale scaligero e annunciando anche un’interrogazione alla Giunta Zaia:
"La revoca della cittadinanza onoraria a Roberto Saviano è un pessimo segnale: scelta sbagliata nel metodo e nel merito. Credo che la Giunta Sboarina e la sua maggioranza dovrebbero occuparsi di amministrare la città: da anni è ferma su qualunque cosa e si è fatta notare soltanto per il continuo ammiccare a forze di estrema destra. Verona non merita questo ennesimo sfregio. In piena pandemia, con la nostra provincia che è la più colpita del Veneto, è incredibile ci si debba occupare di una cosa del genere: una squallida operazione di rappresaglia contro uno scrittore per ‘lesa maestà’, visto che tra le motivazioni ci sono le critiche nei confronti di Matteo Salvini. Saviano ha ricevuto la cittadinanza onoraria nel 2008 per il suo impegno e le sue denunce contro la criminalità organizzata, sempre più radicata in Veneto come testimoniano le inchieste degli ultimi mesi, rischiando sulla propria pelle e sacrificando la libertà personale".
Si chiede di ritirare il provvedimento
Bigon ha aggiunto:
"La scorsa settimana, nella sessione di bilancio, la Regione ha istituito, su nostra proposta, un premio di laurea intitolato a Francesco Saverio Pavone, il magistrato che ha sconfitto la mafia del Brenta, e aumentato i finanziamenti per la Legge 48/2012 per la promozione della legalità e il contrasto alla criminalità organizzata: due elementi in più per considerare totalmente sconsiderata la decisione del Consiglio comunale di Verona E'uno schiaffo dato a tanti cittadini, non solo a Saviano, come dimostrano le migliaia di firme raccolte in poche ore dalla petizione online con cui si chiede di ritirare il provvedimento. Mi auguro che questa brutta pagina venga chiusa in fretta”.
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