Citrobacter Borgo Trento: il batterio killer annidato in un rubinetto
Come causa si ipotizza la scarsa igiene all'interno del reparto.
L’esito di una delle due relazioni delle commissioni nominate dalla Regione Veneto.
Trovato in un rubinetto
Secondo quanto emerge dalla relazione di una delle due commissioni che sono state nominate direttamente dalla Regione Veneto per indagare sulla diffusione del Citrobacter, sembra che il batterio killer si sia annidato all’interno di un rubinetto dell’acqua. Secondo le indiscrezioni quindi, il rubinetto che veniva regolarmente utilizzato dal personale che lavorava nella Terapia Intensiva all’interno dell’Ospedale della Donna e del Bambino di Borgo Trento, “custodiva” al suo interno il batterio killer.
Poco igiene
Dalla relazione della commissione emerge che il batterio killer avrebbe colonizzato il rubinetto a causa di una presunta scarsa igiene all’interno del reparto di Terapia Intensiva.
Oggi la riapertura
L’Ospedale della Donna e del Bambino di Borgo Trento è stato ufficialmente riaperto oggi, martedì 1 settembre 2020 ed era stato chiuso il 12 giugno per poter permettere la sanificazione degli ambienti. Il Citrobacter dal 2018, anno in cui si è verificato il primo caso, avrebbe infettato 96 neonati, tra cui 9 gravemente lesionati e 4 deceduti, l’ultima, la piccola Alice.
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